Gaza

Esperti smentiscono le accuse di carestia nel Nord di Gaza

Mondo

di Redazione
Il Famine Review Committee (FRC) ha rigettato le accuse di carestia nel nord di Gaza, e ha concluso che l’afflusso di aiuti e la disponibilità di cibo sono aumentati significativamente nei mesi di marzo e aprile, garantendo quasi il 100% del fabbisogno calorico giornaliero.

A Sderot, al confine con Gaza, dal 7 ottobre essere anormali è la normalità

Israele

di Ludovica Iacovacci
Reportage da Sderot, città fortemente colpita dai terroristi di Hamas il 7 ottobre 2023. Lì ormai la stazione di polizia, duramente colpita quel giorno, non esiste più, il piazzale è vuoto. La guerra è ormai la realtà in cui vivono i suoi cittadini, come il 78enne David Farer, qui intervistato.

Concerto dei Coldplay ad Atene: i fan israeliani mostrano il loro sostegno agli ostaggi e ai soldati caduti

Personaggi e Storie

di Pietro Baragiola
Il coro è iniziato dopo l’esecuzione del brano “Yellow”, uno dei maggiori successi della band, ed è stato motivato dal fatto che il colore giallo  è oggi il simbolo mondiale del sostegno verso gli ostaggi. Mentre un ragazzino israeliano di 12 anni, fan sfegatato della band che reggeva un cartello con una foto di una soldtaessa uccisa il 7 ottobre, è stato protagonista di un dialogo con Chris Martin e trasmesso dalle telecamere.

Uno dei kibbutzim devastati il 7 ottobre (Foto: Ariel Katzover, GPO)

Otto mesi… Dieci punti di analisi

Opinioni

di Luciano Assin*
Sono passati più di 8 mesi dal pogrom del 7 ottobre ed è possibile tentare di analizzare gli svolgimenti del conflitto con quel minimo di distacco dovuto per non cadere nel trabocchetto dei luoghi comuni e della retorica che accompagna simili momenti di crisi. Eccovi il mio decalogo.

Quattro ostaggi salvati con successo dalle forze speciali israeliane

Israele

di Sofia Tranchina
Noa Argamani, Almog Meir Jan, Andrey Kozlov, e Shlomi Ziv erano stati rapiti durante il massacro al Nova Festival e tenuti in cattività a Gaza per 246 giorni. Trovati in edifici in due punti diversi di al-Nuseirat, Gaza, gli ostaggi sono stati portati in elicottero in Israele, dove sono stati ricoverati in ospedale per accertamenti.

Le verità (scomode) sul conflitto israelo-palestinese, l’Onu e l’Occidente: una serata di grande successo al Teatro Franco Parenti

Israele

di Ilaria Myr
la conferenza ‘La verità sul conflitto israelo-palestinese’, organizzata dall’associazione Setteottobre ha visto la partecipazione di tre relatori internazionali d’eccezione: l’ex portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, il direttore esecutivo di UN Watch, Hillel Neuer, e la fondatrice di Arabs Ask, Rawan Osman. Si è parlato di Onu, di guerra e dell’occidente inerte che non capisce che se continua ad appoggiare Hamas sarà la prossima volta.

L’IDF annuncia la morte di quattro ostaggi e di un quinto, ucciso il 7 ottobre. 43 dei rapiti sarebbero morti

Israele

di Redazione
Le Forze di Difesa Israeliane hanno annunciato lunedì 3 giugno di aver confermato la morte di quattro ostaggi israeliani prigionieri di Hamas, in seguito alla raccolta di nuove informazioni di intelligence. Lo stesso giorno è stato anche rivelato che un altro israeliano, che si credeva essere ostaggio a Gaza, in realtà era stato ucciso il 7 ottobre, dopo che il suo corpo è stato identificato.

Shani Louk, Amit Buskila, Itzhak Gelerenter e Ron Benjamin: l’IDF ha rinvenuto i corpi di 4 degli ostaggi uccisi da Hamas

Israele

di Pietro Baragiola
Nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 maggio un’operazione notturna delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) in collaborazione con l’agenzia di intelligence Shin Bet ha rinvenuto i corpi di quattro ostaggi trattenuti nei tunnel di Gaza più di 7 mesi dopo la loro uccisione. I corpi di  Shani Louk, Amit Buskila, Itzhak Gelerenter e Ron Benjamin sono stati riconsegnati

L’annuale Pride di Tel Aviv cancellato per solidarietà agli ostaggi

Israele

di David Fiorentini
Tel Aviv è ben nota come centro dell’attivismo LGBTQ+ in Israele e nella regione, primeggiando in diverse classifiche per le città più “gay-friendly” del mondo. Per questo motivo, al posto della festiva atmosfera tipica della parata, “in coordinamento con le organizzazioni della comunità gay, la città ospiterà un raduno per l’orgoglio, la speranza e la libertà”.