di Anna Balestrieri
Molti dei lettori e membri della redazione si sono dimessi dopo la pubblicazione del saggio, contestando la rappresentazione del sionismo e del conflitto in corso in Palestina offerta nel pezzo. La censura e la rimozione del saggio hanno scatenato un dibattito all’interno della comunità letteraria sul trattamento degli autori ebrei ed israeliani negli spazi progressisti.