Testimonianze della presenza ebraica nei secoli passati in Calabria

Viaggi

di Bruno Piperno Beer

Ho fatto recentemente un viaggio in Calabria. La regione è molto interessante sia da un punto di vista paesaggistico che per gli aspetti culturali.
Sono inoltre presenti molte testimonianze della presenza ebraica nei secoli passati e credo che un viaggatore interessato alla cultura ebraica dovrebbe tenerli presente nel caso di un suo viaggio in quei luoghi.

A Nicotera, paese che domina la piana di Gioia Tauro, era presente una Giudecca che è ricordata con una scritta sopra un arco che segnalava l’entrata nel quartiere. Secondo alcuni autori come Oreste Dito, a Nicotera venne edificata una delle prime giudecche calabresi.
Anche a Scilla, quasi sullo stretto di Messina, è indicata la presenza di una Giudecca, ma non ne ho trovato traccia.

A Reggio Calabria ci fu in passato una forte presenza ebraica. Si dice che dopo l’espulsione degli ebrei dalla Sicilia nel 1492, molti profughi si fermarono a Reggio e in quell’epoca si dice che la popolazione ebraica raggiunse le 20.000 persone. Le testimonianze attuali della presenza ebraica sono molto ridotte. C’è una via Giudecca, strada importante che attraversa il corso principale (Via Garibaldi). Verso la parte alta della strada, la via si trasforma in una scalinata molto particolare. Secondo gli storici il quartiere ebraico era non lontano dal Duomo e corrisponde al luogo dove attualmente c’è via del Plebiscito e dove una volta esisteva la Porta Dogana. Una delle vie principali di Reggio è intitolata a Aschenez che sarebbe il pronipote di Noè (Askenaz), fondatore della città.

 

A Bova Marina sono stati trovati alla fine degli anni ’80 del Novecento i resti di una sinagoga utilizzata dal IV secolo al VI secolo. Nella sala del museo, allestito sul luogo, si trova un pavimento a mosaico che contiene dei disegni geometrici (il cosiddetto “nodo di Salomone”), una menorà, un ethrog e uno shofar

A Bova (paese all’interno della costa all’altezza di Bova Marina) esiste un quartiere della Giudecca, risalente ai primi anni del 1500. Ci sono indicazioni turistiche sul posto.

Nella foto: la Giudecca di Bova

 

Nicastro è uno dei tre centri, insieme a Sambiase e a Sant’Eufemia Lametia, che costituiscono il comune di Lametia Terme. A Nicastro esisteva una Giudecca nel quartiere Timpone che è alla confluenza dei torrenti Barisco e Canne.
Si entrava nella giudecca attraverso una porta ad arco ancora esistente. Sullo stesso arco è posta una targa con scritto Judecca a ricordo della presenza ebraica nella città.

Una curiosità particolare si incontra a Gerace, cittadina molto bella e caratteristica che si trova sul versante ionico, nell’entroterra di Locri.
Nel 1993 in occasione della ristrutturazione di un’abitazione fu ritrovata un’iscrizione ebraica di difficile lettura nella quale si individuano le parole di Keter Moshè (corona di Mosè). Del ritrovamento si trova traccia in un articolo del periodico ebraico romano Shalom del gennaio 1993. L’iscrizione in ebraico che dovrebbe risalire al 1500, epoca nella quale gli ebrei furono costretti ad abbandonare la Calabria dai dominatori spagnoli, è una conferma della presenza di ebrei a Gerace.

 

 


Questa scritta, riprodotta nella foto è ancora visibile in via Luigi Cadorna (vicino all’ufficio postale). Personalmente non sono riuscito a vederla ma una signora molto gentile, referente del museo civico locale, mi ha confermato che la scritta è tuttora esistente e visibile.