Il Wagner di Daniel Barenboim

Spettacolo

È una delle opere più affascinanti di Richard Wagner, Tristano e Isotta, ad aprire il 7 dicembre la nuova stagione del celebre teatro milanese, in una versione firmata da due eccezionali artisti: Daniel Barenboim, il maggiore interprete di Wagner dopo Wilhelm Furtwangler, e il regista francese Patrice Chereau.

Il dramma, in tre atti, del tragico amore reso possibile solo con la morte, tra Tristan e la principessa d’Irlanda Isolde, si ispira alla leggenda celtica e alla poesia cavalleresca, ma pare alluda anche ad alcune vicissitudini personali del musicista tedesco.

La nota predilezione dimostrata da Hitler per la musica di Wagner, ne provocò un’ingiusta associazione con gli ideali nazisti ed il conseguente divieto della sua diffusione nello Stato di Israele. Fu proprio Barenboim, ebreo e cittadino israeliano, che nel 2001, sfidando ogni pregiudizio, riuscì a portare nel proprio paese le opere di questo grande protagonista della musica del Novecento.

La serata del 7 dicembre è anticipata il giorno precedente, nella sala del Piermarini, da un’esecuzione straordinaria dell’Histoire du Soldat di Igor Stravinskij dedicata agli studenti milanesi, nella quale il maestro Daniel Barenboim e il regista Patrice Chereau racconteranno la fiaba di Afanasiev musicata da Stravinskij per una strumentazione di 7 elementi, in cui il diavolo, impersonato dal violino solista, tenta di rubare l’anima al soldato disertore.

In occasione della sua visita milanese, sabato 8 dicembre alle ore 12, presso la Feltrinelli Libri e Musica di Piazza Piemonte, Daniel Barenboim incontrerà il pubblico per presentare il suo libro La musica sveglia il tempo.