I Giusti dell’Islam

Tra gli oltre 22mila Giusti tra le nazioni identificati ed elencati dallo Yad Vashem, forse non tutti sanno che vi sono anche una settantina di musulmani, di persone che, nel nome della fede islamica e del loro senso di solidarietà e giustizia, si impegnarono per salvare la vita ad alcuni ebrei durante il periodo della persecuzione e dello sterminio nazista.

Il loro gesto si riassume nella frase “Chi salva una vita salva il mondo intero”, racchiusa nei testi sacri del Talmud e del Corano e ripresa come tema conduttore della mostra Giusti dell’Islam, allestita in questi giorni dal Centro Missionario Pime fino al 10 febbraio: una serie di 25 pannelli per ripercorrere la storia di alcuni “giusti” musulmani, tra i quali compare Abdol Hossain Sardari, iraniano proprio come Ahmadinejad, che ricevette anche un riconoscimento postumo dal centro Simon Wiesenthal.

Oggi, purtroppo, i musulmani sono i Giusti più dimenticati, perché considerati politicamente, e ingiustamente, “scorretti” secondo l’opinione tanto di ebrei quanto di arabi: la loro difficile posizione invita infatti a riflettere e ad andare oltre i luoghi comuni nella percezione dell’altro.

Il percorso espositivo, offre dunque la possibilità di conoscere la loro storia e il coraggio con il quale, andando contro ogni barriera culturale, evitarono la morte a decine di persone. Inoltre, la mostra rende omaggio al lavoro dello storico americano Robert Staltuff, primo a proporre allo Yad Vashem un Giusto tra le nazioni arabo.

La mostra è a disposizione delle scuole per l’approfondimento delle tematiche legate al rapporto tra religioni e identità diverse.

Centro cultura e attività missionaria Pime – via Mosè Bianchi, 94 – Milano
Fino al 10 febbraio 2008
Orari: dal lunedì al sabato 9-12,30/14-18