Rifugio

Libri

La Giuntina pubblica Sami Michael.

Rifugio è lo Stato d’Israele, il grembo di una donna, la casa di amici-nemici; rifugio è il buio, il ricordo oppure l’oblio. In questo straordinario romanzo di Sami Michael, i personaggi, complessi, tormentati, lacerati da dubbi, paure, ricordi, si alternano sulla scena, convivono o si nascondono gli uni dagli altri. La caratteristica che li unisce è il dubbio, la necessità di liberarsi dalle ideologie per approdare ad una verità che sola può muovere il loro io più profondo. Ma il giogo dei rapporti e le regole imposte dai diversi ambienti, l’estrema sinistra israeliana da un lato, il radicalismo palestinese dall’altro, li porterà a concludere che la lontananza tra i due mondi è davvero siderale.

Tutta la vicenda si muove nell’arco di pochi giorni, i primi della guerra del Kippur, a Haifa. Ma i ricordi che spiegano l’intima struttura dei personaggi vanno molto più lontano e più a fondo nel tempo e nello spazio.

Legati alla radio, nella stessa stanza, ebrei e arabi e chi non ha ancora deciso se essere l’uno o l’altro, aspettano notizie e le sperano diverse. Guardandosi negli occhi.

Ester Moscati

Sami Michael, Rifugio, La Giuntina, pp. 341, € 17

Sami Michael, scrittore e Presidente dell’Associazione per i diritti umani in Israele, è nato a Baghdad nel 1926. All’età di 15 anni si è unito a un gruppo clandestino comunista che lottava contro l’oppressivo regime iracheno per l’affermazione dei diritti umani e i valori democratici. Nel 1947 ha iniziato i suoi studi in ingegneria all’Università americana di Baghdad. Nel 1948 un tribunale iracheno ha emesso un mandato d’arresto nei confronti di Michael che è stato costretto a fuggire in Iran. Da qui, nel 1949, non potendo tornare in patria, si è recato in Israele.

Per quattro anni è stato opinionista per Al Itihad e Al Jadid, i giornali in lingua araba del Partito Comunista israeliano. Nel 1955 abbandonerà il Partito.

Ha lavorato per anni come idrologo, amministrando le risorse idriche al confine con la Siria. Nel frattempo è riuscito a laurearsi in Idrologia, in Psicologia e in Letteratura araba all’Università di Haifa.

Con perseveranza e volontà, senza averlo precedentemente studiato, Michael ha imparato l’ebraico perfettamente, e nel 1974, all’età di 48 anni, ha pubblicato il suo primo romanzo, Gli uomini sono uguali, ma alcuni lo sono di più.

A oggi, Michael ha scritto 11 romanzi, 3 saggi incentrati su aspetti culturali e politici della storia di Israele e 3 opere teatrali. Le complesse relazioni tra le diversità intessono le trame dei suoi romanzi, ebrei e musulmani, musulmani e cristiani, nazionalisti e comunisti, iracheni e israeliani, uomini e donne: romanzi che vogliono sempre essere simbolo di speranza, di pace e convivenza. La Giuntina ha pubblicato i suoi libri Una tromba nello uadi, Victoria e Rifugio.

Per la sua attività di scrittore e per il suo impegno per la pace, i diritti umani e la giustizia, Michael ha ricevuto numerose onorificenze e premi tra i quali: il Premio del Ministero del consiglio israeliano, il Premio ONU per lo sviluppo internazionale, il Premio della società per lo sviluppo del Medio Oriente; il Premio internazionale del Rotary; il Premio del Ministero dell’educazione israeliano, il Premio WIZO francese e italiano, il Premio ACUM, Il Premio Brenner e il Premio della Presidenza della Repubblica israeliana.
Inoltre, Michael ha ricevuto tre lauree honoris causa dalle Università di Gerusalemme, Haifa e Negev.

Sami Michael è stato tradotto in numerosi paesi, tra cui Egitto e Iraq, dove i suoi libri (pubblicati in Germania dall’editore arabo Al Jamelia) vengono venduti tramite il mercato clandestino e vanno a ruba.

Sami Michael è candidato al Premio Nobel per la Letteratura.

www.giuntina.it