di Roberto Zadik
Alla vigilia del Capodanno ebraico, il 21 settembre nell’Aula Magna Aron Benatoff della Scuola ebraica, si è tenuta un’importante cerimonia di inaugurazione di un nuovo Sefer Torah dedicato alla memoria di Rav Levi Hezkia Z”L maestro energico e sempre attivo, che per molti anni è stato punto di riferimento fondamentale per la Comunità ebraica milanese e in particolare per i ragazzi e i giovani appartenenti a varie generazioni di ebrei milanesi.
Molto affollata e partecipata l’iniziativa è stata introdotta dal discorso del figlio Rav Shmuel Hezkia che a sei anni dalla scomparsa del padre ha evidenziato l’importanza di scrivere un Sefer Torah che, come ha ricordato, “porta molta benedizione all’anima della persona a cui viene dedicato”.
Successivamente egli ha ricordato il presidente della Comunità egiziana Rolly Cohen Z”L e il suo contributo per il tempio egiziano. Nonostante sia aperto solamente a Rosh Hashanà e a Kippur è un luogo decisamente importante per la comunità visto che quel giorno, come ha evidenziato “esso è talmente pieno che non c’è posto né da seduti né in piedi”. Subito dopo ha dato la parola al presidente della Comunità Walker Meghnagi che, emozionato, ha affermato “è stato bellissimo aver realizzato questo Sefer in memoria di Rav Hezkia che tutte le nostre famiglie hanno ben conosciuto. È molto bello vedere tutta questa gente, noi come comunità dimostriamo che siamo forti e andiamo avanti a testa alta e senza paura di nessuno”.
Durante l’evento, Robi Cohen ha riassunto così la figura di Rav Hezkia “è sempre stato presente e ancora oggi il suo ricordo è molto vivo in quello che ha lasciato”. Cohen ha poi proseguito “è stato un maestro e un grande rabbino che con pazienza, saggezza e fermezza ha insegnato la Torah trasmettendo non solo conoscenza ma amore per la quest’ultima e per la vita ebraica”. “Per molti anni – ha aggiunto – è stato il Rav del tempio Ben Ezra essendo sempre partecipe, non permetteva alle difficoltà di spegnere la sua gioia e la sua voglia di fare e ogni lettera di questo Sefer sarà un insegnamento per tutti. Come se la sua voce tornasse a parlarci e a insegnare, oggi celebriamo un legame di un maestro coi suoi allievi e con tutti noi e che il suo ricordo sia fonte di benedizione per tutti noi attraverso questo Sefer“.
Subito dopo ha parlato il Rabbino Capo della Comunità milanese, Rav Alfonso Arbib, che ha ricordato come la mitzvà di scrivere un Sefer Torah sia contenuta nella parasha di Vayelech e che “essa è un precetto per ognuno di noi”. A questo proposito il Rabbino Capo ha evidenziato come lo stesso faceva lui, che “si dedicava a qualsiasi persona, facendo nella mensa della scuola un lavoro straordinario e permettendo ai bambini di conoscere la Torah”.
Ultimo intervento è stato quello di Rav Avraham Hazan che ha evidenziato come egli sia stato sempre vicino a lui e alla sua famiglia oltre che a tutti noi. Egli ha ribadito il legame fra il Sefer Torah, la festività di Rosh Hashanà e la parasha di Nizavim in cui vengono riuniti tutti gli ebrei, dal più semplice al più elevato. Nel Capodanno ebraico “ognuno deve dare tutto se stesso e lo stesso deve avvenire con un Sefer Torah in cui ogni lettera ha la sua importanza e per ognuno deve essere fondamentale perché se una lettera manca il Sefer non è più valido”.
Ma come è nata l’idea del Sefer Torah e come è stato possibile realizzarla? A questo proposito Rav Shmuel ha ricordato che “dopo qualche anno di sforzo economico sono riuscito a trovare i fondi per la scrittura del Sefer Torah, abbiamo trovato una dimensione ridotta in modo da renderlo maneggiabile dai giovani e la scrittura è di un livello molto alto”. “Questo Sefer è stato terminato nel tempio egiziano, col benestare del signor Rolly Cohen che era presidente del tempio degli ebrei egiziani Ben Ezra ed esso girerà per le varie sinagoghe di Milano e verrà letto dappertutto”. In conclusione egli ha ribadito “sono molto contento che il Sefer Torah sia stato inaugurato proprio a scuola perché mio padre z”l ha dedicato quarant’anni di lavoro e di sudore nella Kasherut e soprattutto nella Birchat Hamazon svolta nella mensa della scuola”. Oltre a questo fra i ringraziamenti Rav Shmuel ha ringraziato anche Orazio per il supporto tecnico e il catering di Carmel che è stato offerto a conclusione dell’evento nei giardini della scuola.






