Serata di Gala KKL: solidarietà, ambiente, per difendere Israele e la sua natura

di Roberto Zadik

Personalità importanti, filmati e progetti,  esibizioni musicali e la brillante conduzione del presentatore e giornalista Alessandro Cecchi Paone sono stati al centro della serata di Gala del Keren Kayemet Leisrael che si è tenuta il 25 settembre nella sontuosa sala di ricevimento della Regione Lombardia, al 31esimo piano del Grattacielo Pirelli. Organizzata dal KKL e dal suo presidente Sergio Castelbolognesi con la preziosa collaborazione del suo staff e di Paola Senigaglia e Marisa Hazan  la serata è iniziata verso le 19 con il tradizionale cocktail di benvenuto, decisamente affollato e seguito dalla cena e dai discorsi di ospiti e amici.

Attivi dal 1901 i membri del Keren Kayemet si adoperano quotidianamente per la conservazione e la difesa del patrimonio ecologico israeliano con grande impegno e costanza, come si è visto nei due filmati trasmessi da Cecchi Paone all’inizio dell’evento e realizzati da KKL. Come si vede nel primo, Israele viene costantemente minacciato da attacchi terroristici, come gli aquiloni incendiari che vengono lanciati dalla Striscia di Gaza che, come è stato raccontato da vari intervistati, distruggono ogni volta un ingente quantitativo di alberi e migliaia di ettari di coltivazioni. Il KKL si occupa di ripristinare per quanto possibile il paesaggio originario. Nel secondo filmato invece sono stati raccontati gli sforzi per popolare e riqualificare il Deserto del Negev che sta diventando sempre di più un luogo appetibile per la popolazione israeliana in fuga dalle grandi città.

Tanti progetti, idee e importanti interventi, come quello del nuovo ambasciatore di Israele, Dror Eydar, che ha tenuto uno splendido discorso dove ha collegato il KKL  a concetti religiosi e filosofici molto profondi. Ad esempio, citando il Levitico e varie fonti bibliche e talmudiche, Eydar,  noto per la sua cultura e la sua abilità a tenere discorsi e conferenze, nonché editorialista per il sito Israel Hayom,  ha sottolineato il concetto di rispetto per l’ambiente e di fondo ecologico  già presente negli scritti biblici e dei nostri Maestri e l’importanza del ritorno ebraico nella terra di Israele che “ci ha serbato fedeltà, come una madre che conserva il latte per il figlio, come una amata che riserva le sue delizie per il suo unico amato”. “Dopo che gli ebrei se ne sono andati il Paese è stato deserto per secoli, ma – ha aggiunto – quando siamo tornati esso è diventato un giardino fiorito. Il nome Keren Kayemet che si traduce in linguaggio moderno come ‘Fondo permanente’ è un concetto molto antico”. Nel suo ampio discorso, Eydar, successore di Ofer Sachs come ambasciatore di Israele in Italia, ha dato spazio a concetti religiosi e etici in vari punti. “Esiste un fondo permanente per la vita dopo la morte, costituito attraverso lo studio della Torah, le buone azioni e il rispetto del padre e della madre, e per la terra”. Questo si collega al KKL e alle tante iniziative positive che mette in campo; e a Israele, che si è mostrato “molto altruista verso chi voleva  insediarsi nel Paese e verso gli immigrati”.

Fra gli interventi principali da segnalare quello dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Claudia Maria Terzi che ha definito Israele come “Un Paese magico” sottolineando “la grande amicizia che lega Regione Lombardia a ciascuno di voi” e l’importanza di essere qui anche perché “precedentemente ero Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile”. Intervallati dai piatti della cena, da segnalare anche la simpatica apparizione della conduttrice e showgirl ebrea texana Jessica Polsky famosa come attrice nella sitcom Camera Cafè e cantante e ballerina fin da piccola, quando si esibiva in vari musical, da West Side Story a Grease, dal nativo Texas, a Broadway, alla Svizzera, all’Italia, che ha affiancato Alessandro Cecchi Paone raccontando alcuni aneddoti e momenti della sua vita. Toccante la testimonianza di Yoram Gutgeld manager e ex membro del Governo Renzi: ha raccontato la storia della sua famiglia che fino alla sua nascita viveva in Polonia. “Mio padre aveva un fratello sopravvissuto alla Shoah e mia madre era una personalità molto combattiva”, ha raccontato evidenziando di aver scoperto la sua vicenda famigliare attraverso una lettera. Notevole l’esibizione della cantante Daniela Rando che, con grande trasporto e coinvolgendo il pubblico, ha intonato classici della canzone israeliana come Yerushalaim shel zahav (Gerusalemme d’oro) scritta dalla grande poetessa Naomi Shemer e un classico come Shalom Aleichem (Pace a voi) che ha concluso la serata. Non prima però del  momento delle donazioni a sostegno del KKL  e di Israele, in particolare della campagna di lotta agli incendi: la finalità quella di acquistare nuovi mezzi per fronteggiare l’emergenza.

 

Foto Mario Golizia per KKL