Un Consiglio della Comunità dedicato al regolamento elettorale, scuola e idee per i prossimi mesi

di Roberto Zadik

Un consiglio tutto sommato piuttosto tranquillo, pur con qualche inevitabile richiesta di chiarimento su argomenti delicati e importanti come il nuovo regolamento delle prossime Elezioni comunitarie del 19 maggio e il recupero delle persone disiscritte di questi anni che abitano a Milano o si sono trasferite all’estero. Tante tematiche sul tavolo e un’atmosfera distesa di dialogo e cooperazione fra i consiglieri. Presenti alla seduta i presidenti Raffaele Besso e Milo Hasbani, il Rabbino Capo Rav Alfonso Arbib, il Segretario Generale Alfonso Sassun e la vicepresidente Antonella Musatti, i consiglieri Claudia Terracina, Daniele Misrachi, Vanessa Alazraki, Gadi Schoenheit, Davide Romano, David Nassimiha, Ilan Boni, Alberto Levi, Margherita Sacerdoti, Daniele Schwarz, Sara Modena. Uditori della seduta sono stati il presidente della Fondazione Memoriale della Shoah Roberto Jarach, Dalia Gubbai della Fondazione Scuola.

Primo argomento della seduta, il punto 4 dell’Ordine del Giorno, ovvero le elezioni e il relativo regolamento elettorale esposti dal Segretario Generale che ha sottolineato alcune regole di fondamentale importanza. Passando dai concetti di ineleggibilità dei candidati “non possono candidarsi i coniugi o parenti in linea diretta dei dipendenti”, al numero dei consiglieri da eleggere “che sono 19 con 13 preferenze esprimibili da ciascun elettore”, Sassun ha spiegato al pubblico le scadenze elettorali necessarie come “la presentazione delle liste elettorali entro il 20 marzo alle ore 17.00, mentre per i certificati elettorali il termine per la loro trasmissione  è entro il 9 maggio”.

Secondo tema della serata è stato l’aggiornamento del progetto “EFI” approfondito dal co-presidente Milo Hasbani. Esso prevede la collaborazione fra cinque Fondazioni ed enti  e varie  comunità europee fra cui Milano, Berlino, Tallin, Leeds e Copenhagen. Un progetto molto importante per garantire un futuro alla nostra scuola. “Sarà un’opportunità molto importante – ha spiegato il co-presidente – che ci permetterà di lavorare per due anni assieme a queste Fondazioni e crescendo professionalmente e didatticamente e imparando dal loro know-how”.

Molto importante anche il discorso sulle tante persone che da tempo, sia fra i residenti a Milano che all’estero, che si sono disiscritte alla Comunità e che per varie ragioni risultano ancora oggi iscritte. “Chi intende cancellarsi e vive all’estero – ha sottolineato Hasbani – può inviare la propria richiesta compilando un apposito modulo cartaceo o via mail”. Su questo punto si è espresso anche Rav Arbib, su invito della consigliera Claudia Terracina che ha invece ribadito “la necessità di cercare di avvicinare le persone residenti a Milano cercando di dialogare con loro e di incontrarli”. “Sarebbe molto importante recuperarli – ha confermato Sassun – e ci sono 200-300 persone che non si riescono più a rintracciare”.

Ultimi punti della serata sono stati l’assemblea degli iscritti prevista per il 30 gennaio in cui verranno riassunti questi ultimi quattro anni e presentato il budget 2019 e la manutenzione del cimitero Musocco (campo 8) che, stando a quanto riportato da una recente lettera al Corriere della Sera, presenterebbe aree abbandonate e dissestate.