Da Cuore a Cuore: un aiuto da Israele durante l’emergenza Covid 19

Giovani

di David Zebuloni

«Durante  le festività di Pesach mi sono ritrovato a parlare con alcuni Shlichim passati del Bnei Akiva Italia.
Ci affliggeva ciò che stava vivendo la Comunità ebraica italiana durante l’emergenza Covid e abbiamo deciso che dovevamo assolutamente fare
qualcosa a riguardo», spiega Uria Lazare, attuale Shaliach del Bnei Akiva Milano. «Insieme a Alon Ben Yosef, ex Shaliach a Roma e colonna portante di questo straordinario progetto, ci siamo messi all’opera».
I due hanno contattato gli Shlichim del Bnei Akiva e dell’Hashomer Hatzair di tutte le generazioni passate, esponenti del Keren Kayemeth,
Keren Hayesod e decine di altri israeliani che avevano a cuore la causa ebraica italiana. «Così è nato il nome del nostro piccolo grande progetto:
da Cuore a Cuore. Perché tutto è stato fatto con il cuore».
L’iniziativa consisteva in una campagna di raccolta fondi da devolvere alle Comunità ebraiche d’Italia. In pochi giorni la campagna è diventata virale, ricevendo così grande visibilità nei media locali. A prenderne parte infatti anche personalità di spicco quali Natan Sharansky, ex Presidente della Jewish Agency, e Yonit Levi, giornalista e conduttrice televisiva.
«Inizialmente eravamo scettici, ci domandavamo perché mai gli israeliani avrebbero voluto prendere parte ad un’iniziativa simile. Aprire il cuore
e il portafoglio a favore di persone a loro sconosciute. In poche ore ci siamo ricreduti: il popolo ebraico è davvero un corpo solo, unito sempre,
nel bene e nel male».
La cifra raggiunta è stata di 750.000 shekel, numero importante considerato il periodo di crisi economica generata dal Covid anche in Israele. Le
donazioni sono state interamente devolute alle Comunità ebraiche italiane e tradotte in confezioni di alimentari che sono state distribuite alle famiglie in difficoltà. «Mi emoziona moltissimo parlare della nostra campagna. Credo che essa sia la dimostrazione che esiste un filo invisibile a unire
Italia e Israele, nonché gli ebrei di tutto il mondo. Quando si dice Am Israel Hai ci si riferisce proprio a questo. Vorrei che ogni ebreo italiano possa vivere con la consapevolezza che la Terra d’Israele è casa sua e che gli israeliani sono suoi fratelli».