A Firenze il Congresso dei giovani ebrei italiani

Giovani

di Nathan Greppi
Intenso e carico di emozioni: con queste parole si può definire il Congresso dell’UGEI (Unione Giovani Ebrei d’Italia), che raggruppa tutti gli ebrei italiani dai 18 ai 35 anni, che si è tenuto nella sede della Comunità Ebraica di Firenze da venerdì 13 a domenica 15 dicembre. Inoltre, da giovedì 12 alla mattina del 13 si è tenuto anche il Congresso straordinario. In totale, hanno partecipato oltre 80 giovani provenienti da tutto il paese.

Nel corso del fine settimana, iniziato con i saluti istituzionali del rabbino capo di Firenze Rav Gady Piperno, sono stati molti i temi discussi e le mozioni votate: dai rapporti con l’UCEI al dialogo interreligioso, dalla gestione della rivista giovanile HaTikwa alle attività filantropiche. Nonostante vi fossero molti temi delicati, le discussioni sono state molto più pacate e meno polarizzate rispetto al Congresso di Roma 2018.

 Durante tutte le giornate, in molti hanno potuto mettere i tefillin e recarsi nella sinagoga centrale per le preghiere all’inizio e alla fine di Shabbat. Inoltre, per i pasti ci si è riuniti tutti in una sala apposita nella sede della comunità, dove sabato si è fatto il kiddush prima di pranzo. E come a ogni evento non è mancata la serata in discoteca dopo la fine di Shabbat.

Al termine dei lavori, venerdì si è votato il nuovo consiglio dell’UGEI; a differenza dell’anno scorso, in cui su 9 consiglieri vi erano 7 romani e 2 toscani, stavolta vi è una maggiore eterogeneità: Simone Santoro (Torino), Giulia Ciolli (Firenze), David Fiorentini (Siena), Keren Perugia (Roma), Daphne Zelnick (Milano), Giulia Santoro (Torino) e Bruno Sabatello (Roma). Dopo le elezioni, il congresso si è ufficialmente chiuso dopo che sono stati cantati l’Inno di Mameli e l’Hatikwa.