Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Esiste una base oggettiva della moralità? Dal Diluvio Universale alla Teoria dei Giochi. Il Dilemma del prigioniero dimostra che la cooperazione è necessaria quanto la competizione, la cooperazione dipende dalla fiducia, la fiducia richiede giustizia e la giustizia stessa è incompleta senza il perdono.
Parashà della settimana
Parashat Bereshit. L’uomo, partner di D-o nella creazione
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Come affermano i rabbini (Bereishit Rabbah 8:1; Sanhedrin 38a): “Perché l’uomo è stato creato per ultimo? Per dire: se ne è degno, tutta la creazione è stata fatta per te; ma se ne è indegno, gli viene detto: persino un moscerino ti ha preceduto”. La Torà rimane la suprema chiamata di Dio all’umanità alla libertà e alla creatività da un lato, e alla responsabilità e alla moderazione dall’altro.
Shabbat Sukkot. La gioia nel tempo dell’incertezza
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Sukkot diventa una parabola dell’esistenza umana: siamo sempre in viaggio, mai del tutto arrivati, e tuttavia possiamo trovare gioia nel cammino stesso. La sukkah, fragile e aperta, ci insegna che la gioia non nasce dalla sicurezza, ma dalla fiducia. Chi sa essere felice anche nella temporaneità, chi riesce a ringraziare anche quando le fondamenta tremano, ha scoperto il segreto della fede ebraica.
Parashat Haazinu. Mosè, un essere umano ma anche un gigante della vita morale
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Cosa ci dice allora la storia di Mosè? Che è giusto lottare per la giustizia anche contro regimi che sembrano indistruttibili. Che Dio è con noi quando prendiamo posizione contro l’oppressione. Che dobbiamo avere fede in coloro che guidiamo, e quando cessiamo di avere fede in loro non possiamo più guidarli.
Parashat Vayelech. L’ebraismo è una lunga storia d’amore fra il popolo ebraico e la Torà
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Finché il popolo ebraico non smetterà mai di studiare, il cuore ebraico non smetterà mai di battere. Mai un popolo ha amato un libro di più. Mai un libro ha sostenuto un popolo più a lungo o lo ha sollevato più in alto.
Parashat Nitzavim. Il futuro dell’Alleanza dipende da noi
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Siamo parte di una storia che è iniziata molto prima della nostra nascita e che continuerà molto dopo che non ci saremo più, e la domanda che tutti noi dobbiamo porci è: continueremo questa storia? Le speranze di cento generazioni dei nostri antenati riposano sulla nostra volontà di farlo Ognuno di noi è un attore chiave in questa storia. Possiamo viverla. Possiamo abbandonarla. Ma è una scelta che non possiamo evitare e che ha conseguenze immense.
Parashat Ki Tavò. Solo l’ascolto e la comprensione delle leggi di D-o portano all’obbedienza
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Dio non è un tiranno, ma un insegnante. Egli cerca non solo la nostra obbedienza, ma anche la nostra comprensione. Tutte le nazioni hanno leggi, e le leggi vanno rispettate. Ma poche nazioni, se non Israele, fanno della comprensione del perché la legge sia come è, il compito più alto. Questo è ciò che la Torà intende con la parola shema.
Parashat Ki Tetzé. Ci può essere vera libertà solo senza odio
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Odio e libertà non possono coesistere. Un popolo libero non odia i suoi ex nemici; se lo fa, non è ancora pronto alla libertà. Per creare una società non persecutoria da persone che sono state perseguitate, bisogna spezzare le catene del passato; togliere alla memoria il suo pungolo; sublimare il dolore in energia costruttiva e nella determinazione di edificare un futuro diverso.
Parashat Shofetim: il Re non è al di sopra della Legge e deve essere benevolo e misericordioso con tutti
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
C’è un dettaglio affascinante nel passo riguardante il re nella Parashà di questa settimana. Il testo dice: “Quando si insedierà sul trono del suo regno, scriverà per sé una copia di questa Torà in un libro, davanti ai sacerdoti leviti. Essa starà con lui, ed egli la leggerà tutti i giorni della sua vita”
Parashat Rèe. D-o ci ha dato la libertà: usiamola per creare una società responsabile e giusta
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Se Dio è il nostro unico sovrano, allora ogni potere umano è delegato, limitato, soggetto a vincoli morali. Gli ebrei furono i primi a credere che un’intera nazione potesse governarsi in libertà e dignità eguale. Questo non ha a che fare con le forme politiche (monarchia, oligarchia, democrazia – gli ebrei le hanno provate tutte), ma con la responsabilità morale collettiva.
Parashat Ekev. Amore e giustizia, i pilastri dell’etica ebraica
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La giustizia senza amore è priva delle forze umanizzanti della compassione e della misericordia. Abbiamo bisogno di entrambe. Questa visione etica unica – l’amore di Dio per gli uomini e degli uomini per Dio, tradotto in un’etica di amore verso il prossimo e lo straniero – è il fondamento della civiltà occidentale e la sua gloria duratura.
Parashat Vaetchanan. Grande, pur essendo numericamente il più piccolo: questo è il popolo ebraico
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Perché la Provvidenza Divina, o le scelte umane, o entrambe, hanno condotto il popolo ebraico a essere così piccolo? Forse perché, attraverso il popolo ebraico, Dio vuole comunicare all’umanità che non serve essere numerosi per essere grandi. Le nazioni non si giudicano in base alla loro dimensione, ma in base al loro contributo all’eredità umana.












