Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Dove si erge il penitente Giuda, nemmeno il perfettamente giusto Giuseppe può reggere. Per quanto grande possa essere un individuo in virtù del suo carattere naturale, ancora più grande è colui che è capace di crescita e cambiamento. Questo è il potere del pentimento, e iniziò con Giuda.
Parashà della settimana
Parashat Mikketz. Possiamo nasconderci dagli uomini, ma non da D-o: Lui risponde alla nostra preghiera inespressa
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Ciò che ci dicono i quattro episodi di Giacobbe, Lea, Tamar e Giuseppe è semplice e profondo: coloro che stanno davanti a Dio non hanno bisogno di travestimenti per raggiungere il proprio valore quando stanno davanti agli esseri umani.
Parashat Vayeshev. La fede e la speranza: ecco ciò che ha permesso la sopravvivenza del popolo ebraico
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Gli ebrei sono il popolo che ha rifiutato di essere confortato perché non ha mai perso la speranza. Giacobbe alla fine rivide Giuseppe. I figli di Rachele tornarono nella loro terra. Gerusalemme è di nuovo la patria ebraica. Tutte le prove potrebbero suggerire il contrario: potrebbe sembrare che significhi una perdita irreparabile, un decreto della storia che non può essere annullato, un destino che deve essere accettato.
Parashat Vayshlach. L’ebraismo e il dilemma morale: quando agire secondo le regole crea angoscia personale
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Un sistema morale che lascia spazio all’esistenza di dilemmi è un sistema che non cerca di eliminare le complessità della vita morale. In un conflitto tra due giusti o due sbagliati, può esserci un modo corretto di agire (il minore di due mali o il maggiore di due beni), ma questo non cancella tutto il dolore emotivo.
Parashat Vayetzè. Dio può coglierci di sorpresa, svegliandoci dal nostro sonno, afferrandoci quando cadiamo
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Se Abramo rappresenta il nostro viaggio verso Dio, e Isacco il nostro dialogo con Dio, Giacobbe significa l’incontro di Dio con noi – non pianificato, non programmato, non previsto; la visione, la voce, la chiamata che non possiamo mai conoscere in anticipo, ma che ci lascia trasformati. Come per Giacobbe, così per noi. È come se ci svegliassimo da un sonno e ci rendessimo conto, come se fosse la prima volta, che “Dio era in questo luogo e io non lo sapevo.”
Parashat Toledot. Il futuro non è mai lineare come siamo indotti a credere
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Chi era il figlio maggiore? E cosa implica questo nel caso di Esaù e Giacobbe? La sottigliezza è tale che non le notiamo all’inizio. Solo più tardi, quando la narrazione non procede come ci aspettavamo, siamo costretti a tornare indietro e notare ciò che inizialmente ci era sfuggito: che le parole udite da Rebecca possono significare “il maggiore servirà il minore” oppure “il minore servirà il maggiore.”
Parashat Chayè Sara. La fede è coraggio di agire
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il significato degli eventi di Chayè Sara è che Abramo realizzò che Dio contava su di lui. La fede non significa passività. Significa il coraggio di agire e di non lasciarsi mai scoraggiare. Il futuro accadrà, ma siamo noi – ispirati, potenziati, rafforzati dalla promessa – a doverlo realizzare.
Parashat Vayerà. Onoriamo Dio onorando la Sua immagine: l’umanità
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Gli idolatri del tempo di Abramo adoravano il sole, le stelle e le forze della natura come dèi. Adoravano il potere e i potenti. Abramo sapeva, tuttavia, che Dio non è nella natura ma al di là della natura. C’è una sola cosa nell’universo sulla quale Egli ha impresso la Sua immagine: la persona umana, ogni persona, potente e impotente allo stesso modo.
Parashat Lech Lechà. I valori con cui ognuno cresce sono la base delle decisioni che farà nella vita
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
La storia di Abramo può essere letta in due modi. Una lettura sottolinea la discontinuità: Abramo ruppe con tutto ciò che venne prima. L’altra mette in evidenza la continuità: suo padre aveva già intrapreso il lungo cammino verso la terra che sarebbe poi diventata santa, ma si era fermato a metà. Abramo completò il viaggio che suo padre aveva iniziato.
Shabbat Noakh: la giustizia è incompleta senza il perdono
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Esiste una base oggettiva della moralità? Dal Diluvio Universale alla Teoria dei Giochi. Il Dilemma del prigioniero dimostra che la cooperazione è necessaria quanto la competizione, la cooperazione dipende dalla fiducia, la fiducia richiede giustizia e la giustizia stessa è incompleta senza il perdono.
Parashat Bereshit. L’uomo, partner di D-o nella creazione
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Come affermano i rabbini (Bereishit Rabbah 8:1; Sanhedrin 38a): “Perché l’uomo è stato creato per ultimo? Per dire: se ne è degno, tutta la creazione è stata fatta per te; ma se ne è indegno, gli viene detto: persino un moscerino ti ha preceduto”. La Torà rimane la suprema chiamata di Dio all’umanità alla libertà e alla creatività da un lato, e alla responsabilità e alla moderazione dall’altro.
Shabbat Sukkot. La gioia nel tempo dell’incertezza
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Sukkot diventa una parabola dell’esistenza umana: siamo sempre in viaggio, mai del tutto arrivati, e tuttavia possiamo trovare gioia nel cammino stesso. La sukkah, fragile e aperta, ci insegna che la gioia non nasce dalla sicurezza, ma dalla fiducia. Chi sa essere felice anche nella temporaneità, chi riesce a ringraziare anche quando le fondamenta tremano, ha scoperto il segreto della fede ebraica.














