Pride 2024: tra inclusione e contraddizioni (etiche) e politiche. Una opinione

Opinioni

di Gianluca Celentano
Ho contattato un organizzatore del Pride Milano, che avrà luogo sabato 29 giugno, ponendo alcune domande sullo spazio al Pride per i pro Palestina, e la risposta è stata un riferimento al 1° articolo della dichiarazione dei diritti dell’uomo, sulle libertà confessionali e di manifestazione. Quindi gli ebrei non sfileranno sentendosi bersagli.

Il presidente Sergio Mattarella

Qualcuno ha informato il Presidente Mattarella che l’ONU e l’UNRWA sono istituzioni che “fiancheggiano” Hamas?

Opinioni

di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] La prossima volta che Sergio Mattarella si recherà a New York in visita all’Onu, sarà opportuno informarlo sulla natura che la caratterizza: insieme alla Corte Penale Internazionale, sono le due istituzioni che rappresentano l’odio mondiale contro Israele. Per l’Onu agisce l’UNRWA, che nel massacro del 7 ottobre ha collaborato con Hamas,

Uno dei kibbutzim devastati il 7 ottobre (Foto: Ariel Katzover, GPO)

Otto mesi… Dieci punti di analisi

Opinioni

di Luciano Assin*
Sono passati più di 8 mesi dal pogrom del 7 ottobre ed è possibile tentare di analizzare gli svolgimenti del conflitto con quel minimo di distacco dovuto per non cadere nel trabocchetto dei luoghi comuni e della retorica che accompagna simili momenti di crisi. Eccovi il mio decalogo.

Alessandro Barbero dà i numeri ma dimentica i rapporti

Opinioni

di Emanuele Calò
Barbero mette insieme vittime civili e militari di Gaza e forse non ritiene essenziale ricordare che i numeri su Gaza li fornisce Hamas. Se ci basassimo sui dati di Hamas, sarebbe come basarsi sulle informazioni fornite dalle BR. Chi è peggiore?

18 Brumaio s’affaccia a La Sapienza

Opinioni

di Emanuele Calò

La mia mente va all’occupazione della mia alma mater bis, La Sapienza, da parte degli studenti (studenti?) di Cambiare Rotta, tutti dichiaratamente comunisti

Perché l’otto marzo cita la supremazia bianca e respinge gli ebrei?

Opinioni

di Emanuele Calò
I cortei delle femministe per l’otto marzo hanno esplicitamente pretermesso e allontanato chi manifestava contro il peggior caso di stupro collettivo di questo secolo, corredato da roghi, mutilazioni, vilipendi di cadaveri e così via. Di tutto ciò, nulla hanno visto, se non la reazione e la difesa della propria esistenza ad opera del popolo d’Israele, formato da eterosessuali e da omosessuali, da uomini e donne, da religiosi e da atei, da ebrei e da arabi, da bianchi e da neri.