di Manuela Sorani
Nell’ambito della Giornata europea della Cultura ebraica, domenica 15 settembre, ci sarà anche un momento di ‘colore’ su un tradizionale modo di formare una famiglia ebraica: lo Shidduch, cioè l’incontro favorito da un sensale di matrimoni.
Cultura e Società
Milano – Giornata Europea della Cultura Ebraica: domenica 15 e lunedì 16 settembre 2024
di Redazione
L’apertura della Giornata, domenica 15 settembre, si terrà al Teatro Franco Parenti, dalle ore 10.00 fino alle 13.00. Mentre nel pomeriggio gli incontri si terranno alla Sinagoga di Via Guastalla dalle 13.00 alle 18.30. La giornata avrà un seguito lunedì 16 settembre presso gli spazi della Fondazione CDEC al Memoriale della Shoah, in Piazza Safra, dalle ore 18.00 fino alle 19.30.
GECE 2024. Una grande famiglia ebraica i Rothschild tra storia e mito
di Niram Ferretti
Scegliere di parlare della famiglia Rothschild in un momento come questo, in cui l’antisemitismo è riaffiorato prepotentemente nelle sue molteplici facce, è volutamente provocatorio. Il nome Rothschild è sinonimo della lobby ebraica per eccellenza.
GECE 2024. Quando i Rabbini litigavano con le mogli
di Rav Roberto Colombo
Il rispetto coniugale è fondamentale per il futuro stesso della famiglia ma anche per la vita di tutto il popolo ebraico. Come insegnò il Maestro ‘Akivà nel Talmùd (Sotà 17a): “Quando uno sposo e una sposa si comportano in modo meritevole la presenza divina si immette tra loro”.
GECE 2024. La famiglia ebraica tra Arte e Torà
di Alfonso Sassun e Riccardo Sorani
L’intervento toccherà il tema del rapporto padre e figli nell’ambito della famiglia ebraica. In particolare verrà affrontato il rapporto che i patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe avevano con i propri figli. Spesso questo rapporto viene vissuto in maniera conflittuale
GECE 2024. Romanzo familiare dell’identità, fra Torà e Midrash
di David Piazza e Niram Ferretti
La storia del popolo ebraico non è fatta da individui isolati, ma da famiglie: la trasmissione dell’eredità ebraica è spesso questione di rapporto fra padri e figli, mariti e mogli, fratelli e sorelle. Lo sguardo della “Torà scritta” su queste storie è molto lucido
GECE 2024. Luca Barbareschi: «Cerco di essere un uomo libero, nella vita ho scelto di dire sempre la verità»
di David Zebuloni
Vita e passioni di Luca Barbareschi, che il 15 settembre condurrà, al Teatro Franco Parenti (ore 10.15), il modulo della Giornata Europea della Cultura Ebraica sul rapporto tra modernità ed ebraicità nel cinema, prendendo spunto dal suo ultimo lavoro, Il Penitente. Un’intervista
GECE 2024. Nell’abbraccio della famiglia ebraica, dove si litiga e si ama. Il programma di Milano
di Ester Moscati
XXV Giornata europea della cultura ebraica. La manifestazione, coordinata dall’associazione europea AEPJ e con il logo del Consiglio d’Europa, organizzata in Italia dall’UCEI, compie 25 anni, vi partecipano 27 paesi europei e conta ormai migliaia di visitatori. In Europa, porte aperte il 1 settembre, mentre in Italia si terrà domenica 15 settembre.
Diversità culturale, uno strumento di trattativa per la pace
di Gherush92, Comitato per i Diritti Umani. NES Noi Ebrei Socialisti
Dal principio alla fine dei tempi, l’ebraismo, come espressione della diversità culturale, con i patriarchi, i prìncipi, i giudici, le guide politiche, i condottieri, i pastori, i profeti, i maestri, la Legge, il popolo tutto, sia strumento di Trattativa per la Pace, come è detto: “Allora regnerà la pace. Quando l’Assiro verrà nel nostro paese e penetrerà nei nostri palazzi, noi gli solleveremo contro sette pastori e otto príncipi del popolo” (Michá 5,4).
La verità sul massacro di Ponary del 1941 ora in un nuovo libro di Chris Heath
di Pietro Baragiola
All’inizio del 1944 alcuni prigionieri, armati di cucchiai, scavarono un lungo tunnel di fuga e in 80 tentarono la fuga. Alla fine della guerra gli 11 sopravvissuti cercarono di raccontare al mondo ciò che era successo, ma i loro racconti non sono mai stati presi seriamente in considerazione. Fino a oggi.
È cieco anche chi non vuol vedere
di Giancarlo Giojelli (dal sito dell’associazione Setteottobre)
Il 7 ottobre del 2023 è di nuovo esploso in faccia al mondo, come l’11 settembre. Anche questa una strage annunciata eppure ci ha colto ancora una volta di sprovvista. Europa e Occidente intero mostrano ancora una volta il loro difetto visivo, per non dire la loro cecità: non stanno a guardare, non vedono.
‘7 ottobre, un anno dopo. Pericoli e opportunità per Israele’. A colloquio con Mordechai Kedar
di Redazione
La Comunità ebraica di Milano, in collaborazione con il Noam ed Emanuel Segre Amar ha organizzato domenica 8 settembre un incontro dal titolo ‘7 ottobre, un anno dopo. Pericoli e opportunità per Israele. Cosa dovrebbe fare Israele per assicurare la propria sopravvivenza’. Ne hanno parlato Mordechai Kedar e Maurizio Molinari.