di Sofia Tranchina
È morto, è gravemente ferito, non si sa, è in ottime condizioni. Il gatto dalle sette vite, il fantasma che infesta il Paese e l’ospite che non si ferma due notti di fila, il comandante del braccio armato di Hamas Mohammed Deif pare sfuggire all’ennesimo tentativo di Israele di eliminarlo. Sabato 13 luglio un raid israeliano vicino al campo Al Mawasi, a Khan Yunis, avrebbe avuto come target principale proprio l’elusivo ‘arciterrorista’.
Attualità e news
Tragedia in Galilea: un sergente riservista ucciso da Hezbollah
di Redazione
Il sergente maggiore Valeri Chefonov, 33 anni, è l’ultima vittima della tensione perpetua in Medio Oriente. Riservista della 228a brigata “Alon” di Netanya, Chefonov è stato ucciso mercoledì durante un attacco di droni lanciato da Hezbollah dal Libano verso la Galilea occidentale, colpendo anche l’area vicina a Kabri.
Hamas, il prezzo del dissenso
di Anna Balestrieri
Amin Abed, 35 anni, è stato rapito vicino a casa sua da cinque uomini e successivamente ricoverato in ospedale con gravi ferite. La mattina dell’attacco aveva pubblicato un messaggio su Facebook, accusando Hamas di “dividere il popolo palestinese” e di aver creato le basi per l’invasione israeliana.
Meta aggiorna la sua politica di moderazione per “sionista” usato nei discorsi d’odio online contro ebrei e israeliani
di Pietro Baragiola
L’azienda ha annunciato un aggiornamento che rimuoverà tutti i post con la parola “sionista” e i suoi derivati come proxy per prendere di mira ebrei o israeliani. Allo studio anche la possibilità di estenderlo anche allo slogan filopalestinese “dal fiume al mare”, spesso usato in relazione all’eliminazione di Israele.
Un razzo di Hezbollah colpisce una coppia sulle Alture del Golan
di Sofia Tranchina
Nir e Noa Baranes guidavano verso la loro casa nel kibbutz Ortal, quando Hezbollah ha lanciato 40 razzi Katyusha e ha colpito la loro macchina. Lasciano orfani i tre figli di 13, 16 e 18 anni.
Anche con un nuovo presidente, l’Iran resta ostile a Israele
di Francesco Paolo La Bionda
Pezeshkian è considerato un riformista, ma sempre nell’alveo del regime. Egli stesso si è definito come un “riformista principalista”, vale da dire che colloca la volontà di cambiamento nel quadro dei principi cardine della rivoluzione islamica che ha dato vita all’attuale assetto politico del paese. E già in campagna elettorale, aveva promesso che se avesse vinto, avrebbe cercato “di avere relazioni amichevoli con tutti i paesi, tranne Israele”.
Il Keren Hayesod si incontra con la Commissione Europea per la lotta contro l’antisemitismo
di Sofia Tranchina
Il 3 luglio, la CEO Edna Weinstock-Gabay del Keren Hayesod ha organizzato un incontro con la Commissione Europea per la lotta contro l’antisemitismo. La partecipazione della coordinatrice Katharina von Schnurbein sottolinea l’importanza di un’azione congiunta a livello transnazionale per affrontare le sfide poste dall’antisemitismo e per delineare strategie efficaci.
Firenze, UGEI lancia un flash mob per gli ostaggi israeliani ancora in mano a Hamas
di David Fiorentini
Di fronte al Palazzo della Regione Toscana in Piazza Duomo, il 7 luglio una cinquantina di persone si sono riunite per mandare un forte segnale di solidarietà e vicinanza a tutti gli ostaggi israeliani ancora nelle mani dei terroristi di Hamas dopo oltre 9 mesi.
Francia: trionfa la sinistra del Fronte Popolare. Comunità ebraica paralizzata da una scelta impossibile tra due estremismi
di Marina Gersony
Le reazioni immediate mostrano come gli ebrei abbiano accolto la notizia con estrema cautela, rilevando una comunità spaccata sulla scelta impossibile tra i negazionisti del Rassemblement National (RN) e quegli antisemiti che arrivano dalla gauche con i loro slogan anti-israeliani.
Voices for Truth: a New York il summit mondiale degli influencer contro l’antisemitismo
di Pietro Baragiola
L’evento, durato due giorni, ha riunito oltre 300 influencer, leader politici e personalità di spicco tra cui il rapper Kosha Dillz, il campione di basket Ryan Turrell, la star dei reality Julia Haart, la sopravvissuta all’Olocausto Tova Friedman e la prima medaglia d’oro israeliana nel judo Yael Arad.
Venti di cambiamento nel Regno Unito. Trionfo dei laburisti: Starmer nuovo Primo Ministro. La Comunità ebraica tra speranze e attese
di Marina Gersony
Il rabbino capo Ephraim Mirvis, considerato la massima autorità spirituale e morale ebraica ortodossa in Gran Bretagna, ha sottolineato che Starmer diventa Primo Ministro in un periodo di «polarizzazione, estremismo e conflitto».
Il ‘Principe Verde’: “Se Hamas vincerà, la regione tornerà al Medio Evo”
di Redazione
Nato a Ramallah, Mosab Hassan Youssef, figlio di uno dei fondatori di Hamas, è diventato un informatore dello Shin Bet, come racconta nella sua autobiografia ‘Il figlio di Hamas’. Considerato un traditore dalla sua gente, è uno dei principali critici di Hamas.Qui la traduzione di un’intervista al quotidiano francese Le Figaro.














