di Giovanni Panzeri
I volontari, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, si recheranno in Israele per missioni di due settimane e saranno coinvolti principalmente nel lavoro agricolo e nel supporto ai bisognosi, tramite la distribuzione di pacchi spesa e rifornimenti.
Attualità e news
Governo israeliano approva un piano quinquennale da 18 miliardi di shekel per risanare la regione al confine di Gaza
di Redazione
L’obiettivo è fornire un sostegno finanziario e strumenti per il potenziamento della regione, rivolti alle autorità locali, alle comunità, alle famiglie, ai residenti e all’intero Stato di Israele.
Migliaia di persone manifestano a Berlino e Bruxelles contro l’antisemitismo
di Redazione
Con lo slogan «Mai più è ora», hanno marciato al Großer Stern di Tiergarten fino alla Porta di Brandeburgo, dove si è svolto un raduno e una preghiera congiunta di protestanti, cattolici, musulmani ed ebrei. Corteo anche a Bruxelles.
La Shoah Foundation di Spielberg raccoglie le testimonianze del massacro del 7 ottobre
di Redazione
Spielberg, che ha fondato l’organizzazione nel 1994, e che raccoglie migliaia di testimonianze di sopravvissuti alla Shoah, ritiene che l’iniziativa “garantirà che le voci dei sopravvissuti agiscano come un potente strumento per contrastare la pericolosa ascesa dell’antisemitismo e dell’odio”.
Come affrontare l’antisemitismo in Europa, secondo il progetto NOA
di Nathan Greppi
Soprattutto dopo i massacri del 7 ottobre e l’inizio della guerra tra Israele e Hamas, si sono moltiplicati esponenzialmente gli episodi di antisemitismo in Europa. In compenso, non mancano le iniziative per cercare di contrastare questa ondata di odio, studiando il fenomeno per poi passare all’azione.
“Il movimento LGBTQ+ non stia con i terroristi”: l’appello di Keshet Italia
di Nathan Greppi
In un comunicato, l’unica organizzazione ebraica italiana per i diritti LGBTQ+ ha denunciato che dalla comunità comunità LGBTQIAK+ “assordante è stato il silenzio rispetto ai massacri del 7 ottobre sulla popolazione israeliana”, e che certe posizioni rischiano di escludere chi ha opinioni diverse sul conflitto”.
Prorogato al 31 dicembre il termine per richiedere il risarcimento per i crimini commessi dal nazismo
di Redazione
Con la legge 170 del 27 novembre 2023 è stato prorogato al 31 dicembre 2023 il termine per richiedere un risarcimento per i danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità compiuti dalle forze del Terzo Reich tra il 1° settembre 1939 e l’8 maggio 1945.
“Liberateli tutti, ora!”: l’appello degli ostaggi israeliani liberati
di Pietro Baragiola
Denutriti, maltrattati e torturati durante le 7 settimane di prigionia, per molti di loro era troppo doloroso raccontare la propria esperienza. Alcuni però hanno deciso di lasciarsi intervistare per lanciare un accorato appello ai capi di stato che possono intervenire sul rilascio dei loro familiari, ancora rinchiusi a Gaza. Qui alcune interviste.
A COP28 il presidente israeliano Herzog ha discusso della liberazione degli ostaggi con i leader mondiali
di Francesco Paolo La Bionda
Atterrato con un aereo le cui fiancate erano decorate con la scritta “Bring Them Home” (“riportateli a casa”), Herzog ha incontrato diverse figure di primo piano, tra cui l’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, re Carlo III d’Inghilterra e il primo ministro indiano Narendra Modi.
A Roma, la piazza dice no a terrorismo e antisemitismo
di Nathan Greppi
All’inizio erano in pochi davanti al palco, e l’intera zona era stata messa in sicurezza dalle autorità. Ma nonostante il freddo, la pioggia e la paura di possibili tensioni, hanno cominciato a radunarsi 7000 persone che sventolavano con orgoglio le bandiere israeliana e italiana.
Violenze fisiche, psicologiche e anche sessuali: dai racconti dei bambini liberati da Gaza emerge l’orrore
di Redazione
Hanno sofferto la fame, in tunnel umidi e buie soffitte, oppressi e picchiati dai loro rapitori o da folle di invasati. Sono stati marchiati a fuoco sulle gambe con i tubi di scappamento delle moto. E anche abusati sessualmente. Emerge l’orrore vissuto dai bambini ostaggi ora in cura in Israele.
“Ascolta le nostre voci”: la sessione delle Nazioni Unite sul femminicidio di Hamas
di Anna Balestrieri
Alla sessione, intitolata “Hear our voices” (Ascolta le nostre voci) hanno partecipato circa 700 attivisti e fondatori di gruppi per i diritti delle donne. Durante l’evento è stato dato spazio a testimonianze di primi soccorritori e agenti di polizia che hanno assistito alle conseguenze dell’attacco di Hamas.