di Anna Balestrieri
Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez e il suo omologo belga Alexander de Croo hanno criticato Israele per le sofferenze dei civili palestinesi. Sánchez ha anche chiesto il riconoscimento da parte dell’Unione Europea di uno Stato palestinese, affermando che, in assenza di un’azione congiunta, la Spagna potrebbe farlo da sola.
Mondo
Argentina alla ribalta: dal neo Presidente Milei alla Comunità ebraica del passato tra intrighi e spionaggio in una coinvolgente serie TV
di Redazione
L’emigrazione ebraica in Argentina è stata un fenomeno importante e duraturo, che ha avuto un impatto non marginale sulla società. Gli ebrei hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo economico, culturale e sociale del Paese.
Le elezioni in Olanda e i riflessi sugli ebrei e Israele
di Nathan Greppi
Nell’ultimo anno, la politica olandese ha riservato non poche sorprese ai commentatori internazionali: alle elezioni legislative di mercoledì 22 novembre è stato il turno del leader di destra Geert Wilders, noto per le sue posizioni fortemente antislamiste ed euroscettiche.
“Se mio figlio ha partecipato agli attentati di Hamas lo ammetterete?”: lo scherzo all’ufficio ammissioni di Harvard
di Pietro Baragiola
L’ufficio ammissioni di Harvard è caduto vittima di uno scherzo telefonico realizzato dalla giornalista Racheli Rottner che si è finta la madre di un terrorista di Hamas interessata a sapere se la partecipazione del figlio al massacro del 7 ottobre possa migliorare le sue possibilità di entrare nell’ateneo.
Un errore di valutazione: gli Houthi dirottano una nave giapponese al grido “maledetti ebrei”
di Sofia Tranchina
Sebbene sia gestita dalla giapponese Nippon Yusen Kabushiki Kaisha (NYK Line) e i suoi 25 membri dell’equipaggio siano civili di varie nazionalità, ma non israeliana, la nave è di proprietà di una compagnia britannica la cui società madre appartiene ad Abraham Rami Ungar, un uomo d’affari israeliano. Ma non c’erano a bordo israeliani.
Il futuro tra Gerusalemme e Washington. Intervista a Edward Luttwak
di Nathan Greppi
Dopo che il 7 ottobre il confine meridionale d’Israele si è ritrovato senza difese di fronte ai terroristi di Hamas, la reazione dell’IDF è riuscita a ribaltare la situazione, arrivando a prendere il controllo di Gaza in cerca degli ostaggi rapiti. Ma mentre la situazione si evolve giorno per giorno, rimangono delle incognite.
Il Sudafrica minaccia di rompere le relazioni con Israele
di Nathan Greppi
Il Ministro degli Esteri sudafricano Naledi Pandor si è incontrata con i leader di Hamas all’inizio della guerra, etichettando le 1.400 vittime israeliane dei massacri del 7 ottobre come “coloni” e “soldati”. Ha anche chiesto che Benjamin Netanyahu fosse processato per crimini di guerra presso la Corte Penale Internazionale.
Washington: sospeso gruppo universitario pro-Hamas
di Nathan Greppi
La George Washington University, che ha sede nella capitale americana, ha recentemente emesso una sospensione per almeno tre mesi nei confronti dell’associazione Students for Justice in Palestine (SJP). Si tratta del terzo ateneo americano che sospende questa organizzazione nelle ultime settimane.
La BBC si scusa ancora una volta per i suoi errori mediatici nella copertura del conflitto tra Hamas e Israele
di Pietro Baragiola
L’emittente pubblica britannica BBC rischia di perdere il titolo di fornitore più affidabile di notizie a livello internazionale per via dei suoi reportage controversi del conflitto tra Gaza e Israele scoppiato il 7 ottobre.
Marce contro l’antisemitismo: in centomila in piazza a Washington
di Anna Balestrieri
In pochi giorni le Federazioni ebraiche del Nord America e la Conferenza dei presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane hanno organizzato la “Marcia per Israele”. Scuole, sinagoghe e centri comunitari hanno mobilitato i partecipanti, riempiendo il National Mall di Washington di folle provenienti da varie città degli Stati Uniti.
Israele e il mondo arabo, rapporti che cambiano. Intervista ad Anna Mahjar-Barducci
di Nathan Greppi
Prima degli attacchi di Hamas del 7 ottobre, Israele sembrava essere in procinto di trovare un accordo di pace con i sauditi, grazie alla mediazione americana. Ma adesso, viene da chiedersi che impatto avrà la guerra a Gaza sui legami con i paesi arabi costruiti negli ultimi anni: ne usciranno intatti o compromessi? Ha provato a risponderci la giornalista e scrittrice italo-marocchina.
La Francia s’è desta: ondata di manifestazioni contro l’antisemitismo
di Anna Balestrieri
Le piazze francesi si sono popolate di manifestanti domenica 12 novembre. Da Marsiglia a Tours, da Strasburgo a Nantes più di 182,000 persone hanno voluto manifestare in piazza la propria solidarietà con il popolo ebraico: 105,000 solo a Parigi.