Justin Timberlake, Joe Biden e Gwyneth Paltrow

#NoHostageLeftBehind: la lettera delle star del cinema al presidente degli Stati Uniti d’America

di Pietro Baragiola
Lunedì 23 ottobre centinaia di attori, comici, registi e dirigenti di Hollywood hanno firmato una lettera aperta indirizzata al presidente americano Joe Biden, chiedendogli di “non chiudere occhio” finché non avrà garantito il rilascio di tutti i civili presi in ostaggio da Hamas in Israele durante l’attacco del 7 ottobre.

Negli ultimi giorni Hamas ha rilasciato quattro ostaggi dalla striscia di Gaza: le americane, Judith Ranaan e sua figlia Natalie, e le israeliane Nurit Cooper e Yocheved Lifshitz. Vedendo questo gesto, le principali star dell’industria cinematografica si sono definite “rincuorate” e spronate ancora di più a sostenere con forza la campagna #NoHostageLeftBehind, aggiungendo la loro firma al documento rivolto al Presidente degli Stati Uniti.

“Esortiamo tutti a non riposare finché tutti gli ostaggi non saranno liberati. Nessun ostaggio può essere lasciato indietro” ha dichiarato con fermezza la lettera che riporta le firme di celebrità come Zoe Saldana, Seth Meyers, Orlando Bloom, Katy Perry, Gwyneth Paltrow, Justin Timberlake, Will Ferrell, Bradley Cooper e Andrew Garfield. “Dobbiamo riportarli a casa”.

Joe Biden e gli aiuti in Israele

Il giorno prima di ricevere la lettera firmata dalle star di Hollywood, la Casa Bianca ha chiesto al Congresso lo stanziamento di 105 miliardi di dollari destinati agli aiuti per Israele e Ucraina oltre che al rafforzamento del confine con il Messico. Questi fondi includono 10,6 miliardi in sostegno militare a Israele, 61,4 miliardi per continuare a fornire armi e assistenza economica all’Ucraina e 9 miliardi in assistenza umanitaria per Israele, Gaza e Ucraina.

“Anche se costoso, aiutare gli alleati pagherà per generazioni dividendi alla sicurezza americana” ha affermato Biden nel suo discorso alla nazione del 19 ottobre, deciso più che mai a sostenere i civili colpiti dalla disumanità del conflitto.

Ciononostante, i continui negoziati tra Egitto, Israele, Stati Uniti e Nazioni Unite hanno bloccato la consegna di aiuti umanitari a Gaza. Secondo The New York Times i funzionari responsabili avrebbero avuto difficolta a trovare un accordo su questioni come l’ispezione delle consegne che dovrebbero entrare nelle zone del conflitto, passando attraverso l’Egitto.

La lettera delle star

Più di 300 star di Hollywood hanno lodato la leadership mostrata da Biden nel sostenere il popolo d’Israele che, da oltre 35 anni, è terrorizzato dagli attacchi del gruppo terroristico Hamas.

Nella lettera, postata sul sito Artists4CeaseFire.org, le numerose celebrità hanno sottolineato l’importanza del ruolo diplomatico degli Stati Uniti nel porre fine alle sofferenze del conflitto, chiedendo il cessate il fuoco a Gaza e in Israele e il rilascio immediato dei civili resi prigionieri.

Su questo argomento la lettera è molto chiara: non importa di che nazionalità siano i prigionieri, vanno liberati nel rispetto dei diritti base dell’umanità. Hamas non è la Palestina, bensì un’organizzazione terroristica che tiene i civili palestinesi sotto scacco da 17 anni.

“Vogliamo tutti la stessa cosa” concludono le star. “La libertà per israeliani e palestinesi di vivere fianco a fianco in pace”.

Di seguito riportiamo il contenuto della lettera:

Caro Presidente Biden,

siamo rincuorati dal rilascio di venerdì dei due ostaggi americani, Judith Ranaan e sua figlia Natalie Ranaan, e dalla liberazione odierna di due israeliane, Nurit Cooper e Yocheved Lifshitz, i cui mariti rimangono in prigionia.

Ma il nostro sollievo è mitigato dall’enorme preoccupazione per il fatto che 220 civili innocenti, tra cui 30 bambini, rimangono prigionieri dei terroristi, minacciati di tortura e di morte. Sono stati catturati da Hamas durante il selvaggio massacro del 7 ottobre, in cui oltre 1400 israeliani sono stati massacrati – donne stuprate, famiglie bruciate vive e bambini decapitati.

Grazie per la sua incrollabile convinzione morale, la sua leadership e il suo sostegno al popolo ebraico, che è stato terrorizzato da Hamas sin dalla fondazione del gruppo, oltre 35 anni fa, e ai palestinesi, anch’essi terrorizzati, oppressi e vittimizzati da Hamas negli ultimi 17 anni in cui il gruppo ha governato Gaza.

Vogliamo tutti la stessa cosa: la libertà per israeliani e palestinesi di vivere fianco a fianco in pace. Libertà dalla violenza brutale diffusa da Hamas. E soprattutto, in questo momento, la libertà per gli ostaggi.

Esortiamo tutti a non riposare finché tutti gli ostaggi non saranno liberati. Nessun ostaggio può essere lasciato indietro. Che si tratti di americani, argentini, australiani, azeri, brasiliani, britannici, canadesi, cileni, cinesi, danesi, olandesi, eritrei, filippini, francesi, tedeschi, indiani, israeliani, italiani, kazaki, messicani, panamensi, paraguaiani, peruviani, polacchi, portoghesi e rumeni, russi, sudafricani, spagnoli, srilankesi, thailandesi, ucraini, uzbekistani o altro, dobbiamo riportarli a casa.