L'incendio alla casa di riposo ebraica nel 1970 a Monaco

Monaco 1970, fu l’estrema sinistra a uccidere nella casa di riposo ebraica?

di Nathan Greppi
Il 13 febbraio 1970, 2 anni prima del Massacro di Monaco, avvenne un altro attentato le cui vittime erano colpevoli solo di essere ebrei. Una storia poco nota, che vale la pena di raccontare.

Come riporta Il Giornale, la sera del 13 febbraio qualcuno appiccò un incendio in una casa di riposo ebraica di Monaco, che uccise 7 sopravvissuti alla Shoah: Arie Leib Leopold Gimpel, David Jakubovicz, Eliakim Georg Pfau, Meir Max Blum, Rivka Regina Becher, Rosa Drucker e Siegfried Offenbacher. All’inizio le autorità dichiararono che era opera di neonazisti, ma la verità è emersa decenni dopo; per la precisione, nel 2017 è emerso che i probabili colpevoli erano i Tupamaros München, organizzazione di sinistra radicale che sarebbe poi confluita nella Banda Baader-Meinhof, che all’epoca era l’equivalente tedesco delle Brigate Rosse italiane.

In quegli anni non erano stati gli unici estremisti di sinistra ad organizzare attentati antiebraici: secondo un’inchiesta della rivista tedesca Focus, uno dei principali sospettati dell’attentato, Dietel Kunzelmann, anch’egli un membro dei Tupamaros München, nel 1969 era andato a prepararsi in un campo di addestramento dei terroristi palestinesi di Fatah in Giordania. Nel novembre dello stesso anno era tornato a Berlino, dove il 9 novembre, nella stessa data della Notte dei Cristalli del 1938, aveva cercato di piazzare una bomba in un centro ebraico, che però non esplose.

In quegli anni, le organizzazioni di estrema sinistra della Germania Ovest, spesso finanziate dalla DDR comunista, collaboravano attivamente con i terroristi palestinesi: basti pensare a quando, nel 1976, due membri dell’organizzazione comunista Revolutionare Zellen presero parte al dirottamento di un aereo Air France verso Entebbe, in Uganda, per prendere in ostaggio i passeggeri israeliani, che furono in seguito liberati da un’importante operazione dell’esercito israeliano.