L'esterno della sinagoga di San Diego dopo l'attacco antisemita del 27 aprile

Un morto e tre feriti. Il giorno dell’orrore alla sinagoga di San Diego in California

Mondo

di Paolo Castellano
Alle 11.23 del 27 aprile un suprematista bianco ha aperto il fuoco sui fedeli raccolti in preghiera nell’ultimo giorno di celebrazioni di Pesach all’interno della sinagoga Chabad di Poway, cittadina americana nella contea di San Diego. 12 spari di un fucile d’assalto – dicono i testimoni – hanno colpito a morte una donna e ferito altre tre persone. Tra di loro una bambina e un rabbino.

Il responsabile del “crimine d’odio” – come è stato definito dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un video-messaggio – ha tentato la fuga dopo una sparatoria con gli agenti imbracciando un fucile semiautomatico Ar-15 ma è stato bloccato poco dopo dalla polizia americana.

L’identificazione dell’assassino non è arrivata tardi. Si tratta di un ragazzo di 19 anni legato al movimento del suprematismo razziale d’America. Si chiama John T. Earnest, già noto alle forze dell’ordine per essere il presunto responsabile dell’incendio di una moschea sempre nella contea di San Diego.

Qualche ora prima dell’attentato, Earnest aveva inoltre rilasciato un manifesto in cui elogiava l’attentato al centro islamico in Nuova Zelanda e quello di Pittsburgh. L’assalto alla sinagoga di Powey si è verificato esattamente 6 mesi dopo la strage in una sinagoga a Pittsburgh, in cui morirono 11 persone.

Le reazioni del mondo politico

Come riporta Israel Hayom, non si sono fatte attendere le parole di Benjamin Netanyahu, ex e probabilmente futuro primo ministro israeliano, che ha commentato così l’attacco alla sinagoga di Poway: «Condanno l’attacco terrificante in una sinagoga in California. Questo è un attacco al cuore del popolo ebraico. Facciamo le condoglianze ai famigliari di Lori Gilbert Kaye e migliori auguri per una pronta guarigione ai feriti». Netanyahu ha poi aggiunto che la comunità internazionale dovrebbe impegnarsi di più nella lotta contro l’antisemitismo.

Come scritto in un articolo di Israel National News, anche il vicepresidente degli Stati Uniti,  Mike Pence, ha voluto esprimere la sua opinione sulla tragedia di San Diego. «Condanniamo nei termini più duri la malvagità e la codardia della sparatoria di oggi alla sinagoga Chabad di Poway durante le celebrazioni della Pasqua da parte delle famiglie ebraiche. Nessuno dovrebbe aver paura in un luogo di preghiera. L’antisemitismo non è solo sbagliato – è il male», ha twittato Pence.

@castelpao