Spagna, il re rende omaggio agli ebrei sefarditi: “Grazie per la vostra fedeltà”

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Un momento della solenne cerimonia tenutasi a Madrid con cui il re spagnolo Filippo VI ha reso omaggio agli ebrei espulsi dalla Spagna nel 1492

Il re di Spagna Filippo VI ha solennemente reso omaggio lunedì 30 novembre nel Palazzo Reale a Madrid agli ebrei sefarditi espulsi dalla Spagna nel 1492 dai Re Cattolici, dopo l’entrata in vigore di una legge che facilita la naturalizzazione dei loro discendenti.

Nel corso di una cerimonia al Palazzo Reale, il sovrano ha espresso tutta la”gratitudine” del suo Paese agli ebrei per il loro contributo dato nei secoli prima dell’espulsione nel 1492.

“Cari sefarditi, grazie per la vostra fedeltà”, ha detto il re, 523 anni dopo, di fronte a numerosi rappresentanti della ebrei sefarditi di diversi paesi.

“Grazie per avere  mantenuto come un tesoro prezioso la vostra lingua e le vostre abitudini che sono anche i nostri. Grazie anche per aver fatto in modo che l’amore prevalga sul rancore e per avere trasmesso ai vostri bambini l’amore per questa patria spagnola”, ha detto il re, prima di concludere:”Quanto ci siete mancati!”.

Le stime variano, ma secondo gli storici, almeno 200.000 ebrei vivevano in Spagna, quando i “Re Cattolicissimi” Ferdinando e Isabella ordinarono loro di convertirsi o lasciare  il Paese in poche settimane, dopo anni di crescente segregazione. Gli esuli fuggirono verso l’Italia, il Nord Africa, l’Impero Ottomano, nei Balcani o in Portogallo.

Più di cinque secoli dopo, i deputati hanno adottato lo scorso giugno -con la legge unanimité- consentendo ai loro discendenti di ottenere facilmente la cittadinanza spagnola, per riparare “un errore storico”. Il ministero degli Esteri di Israele è stato lodato.

“Molti sefarditi recupereranno la nazionalità, che culturalmente ed emotivamente, che avevano sempre mantenuto”, ha detto il ministro della Giustizia, Rafael Catala, indicando che l’amministrazione aveva già ricevuto più di 583 richieste.