di Malka Letwin
Venerdì sera, 750 persone hanno protestato contro la guerra a Gaza, nel centro di Monaco, nei pressi della sinagoga centrale di Jakobsplatz. La protesta è stata caratterizzata da cori apertamente antisemiti. Lo riporta Algemeiner.
All’interno della sinagoga si stavano svolgendo le preghiere dello Shabbat. Le urla provenienti dalla piazza avevano suscitato paura ai diversi membri della comunità ebraica, che stavano pregando. A causa delle proteste, ad alcuni di loro è stato impedito di partecipare alle funzioni religiose.
In risposta ai manifestanti, degli abitanti della città tedesca hanno formato un cordone umano di protezione, come segno di solidarietà verso gli ebrei della comunità ebraica della zona, dove dopo il 7 ottobre 2023, gli attacchi di matrice antisemita sono aumentati considerevolmente, come in tutta la Germania.
Oltre ad aver negato ad Israele il diritto ad esistere, gli slogan utilizzati dalla folla comprendevano frasi come “Fermiamo il genocidio”, “Liberate la Palestina” o “Morte alle IDF”. Altri ancora gridavano: “I sionisti sono fascisti, assassini di bambini e razzisti” e “Esiste un solo Stato: la Palestina“.
Hier à Munich des citoyens ont formé une chaîne humaine autour de la synagogue pour la protéger d’une manif pro-🇵🇸 qui voulait intimider la communauté juive locale.
S’il y en a pour reconnaître le vieux démon malgré ses nouveaux habits, c’est les Bavaroispic.twitter.com/Ufg08URY6l
— Fennec des Fagnes 🇺🇦🎗🇧🇪 (@FennecdesFagnes) July 19, 2025
La sofferenza degli osteggi di Hamas? “Una menzogna”
I partecipanti della manifestazione hanno minimizzato le ben note e documentate menzogne commesse dal gruppo terroristico di Hamas, dicendo che la sofferenza degli ostaggi israeliani è una “menzogna”. Un oratore ha detto che gli ostaggi sono “per lo più soldati israeliani”, definendoli criminali di guerra.
Il gruppo di persone, che si è stretto attorno alla sinagoga come gesto di protezione, aveva un cartellone con scritto “Proteggiamo la nostra sinagoga”. Anche loro sono stati bersaglio da parte dei manifestanti anti-israeliani, che li hanno definiti “amici dei sionisti e dei fascisti”. In seguito, lo stesso oratore sopracitato, ha affermato quelli che hanno preso parte alla catena umana, l’hanno fatto per “comprare la propria libertà” dai crimini commessi dalla generazione dei loro genitori.
Come riportato da Süddeutsche Zeitung, successivamente, le forze dell’ordine locali, hanno inviato 150 agenti di polizia per assumere il controllo della sinagoga.
Le parole della presidente della Comunità Ebraica di Monaco
“Un tentativo deliberato di intimidazione” ha dichiarato Charlotte Knobloch, sopravvissuta alla Shoah e presidente della Comunità ebraica di Monaco, la quale ha criticato apertamente le autorità locali, per aver permesso la manifestazione propalestinese, sfociata in atti verbali fortemente antisemiti.
Knobloch ha anche espresso il suo riconoscimento verso l’alleanza dei movimenti pacifisti, Munich is Colorful, “Monaco è colorato” e Grandmothers Against the Right, “Nonne contro la destra”, per il loro impegno nel proteggere la sinagoga. “Questa catena umana invia un messaggio importante, soprattutto alla città. Ancora una volta, hanno dimostrato che possiamo contare su di loro: intervengono quando serve”, ha detto la presidente.
La decisione di consentire, durante lo Shabbat, una manifestazione propalestinesi con slogan antisraeliani è stata criticata anche del presidente del consiglio comunale, Bernhard Liess.
Nella foto in alto: screenshot da Youtube (Combat Antisemitism Movement) in accordo con la clausola di esonero di responsabilità relativa ai copyright