A dispetto delle sue pregiudiziali posizioni antisemite, l’Iran partecipera’ dal
27 al 31 agosto a Ginevra alla riunione preparatoria
per la Conferenza mondiale contro il razzismo convocata dalle
Nazioni Unite per il 2009: lo rivela la stampa israeliana che
denuncia con toni allarmati la scelta di includere la repubblica
iraniana nei lavori preparatori per un progetto di questa
portata, chiamato a dibattere su argomenti come i diritti umani
e la discriminazione razziale.
Il comitato che si riunira’ a Ginevra include, oltre
all’Iran, altri 20 Paesi fra cui Cuba, Indonesia e Pakistan e
sara’ presieduto dalla Libia. L’Europa occidentale sara’
rappresentata da Grecia, Turchia, Belgio e Norvegia.
“Affidandogli il ruolo di
portavoce delle Nazioni Unite contro il razzismo, l’Iran
ribaltera’ completamente il messaggio e la missione dell’Onu”
ha dichiarato Anne Bayefsky, analista e promotrice
dell’organizzazione non governativa “Occhio sull’Onu” che oggi
denuncia sul proprio sito lo stesso evento.
“L’Iran – prosegue Bayefsky – e’ ora nelle condizioni di
avvolgersi nella bandiera dell’Onu, e di guidare la prossima
conferenza mondiale contro il razzismo verso una seconda
Durban”.
Con l’Iran coinvolto nei lavori preparatori, gli opinionisti
israeliani condividono il timore di una “seconda Durban”, in
riferimento alla precedente sessione della conferenza tenuta
sullo stesso tema nel 2001 a Durban, in Sud Africa, e nella cui
bozza di risoluzione si arrivo’ a inserire il sionismo tra i
“movimenti razzisti”. La citazione venne poi cancellata dalla
versione finale, ma il testo conclusivo rimase comunque molto
critico verso il comportamento degli israeliani nei confronti
della popolazione palestinese.
Un portavoce dell’Alto commissario per i diritti umani delle
Nazioni Unite interpellato dai giornali israeliani, ha
confermato la presenza dell’Iran fra i 20 Paesi che aderiscono
al comitato organizzativo della Conferenza, ma ha assicurato che
“non rivestira’ un ruolo chiave”.
L’Iran tra gli organizzatori di una Conferenza Onu
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