Il supermercato Hyper Cacher oggetto di un attentato nel gennaio 2015

La Francia e la sua “innocenza perduta” a 5 anni dall’attentato all’Hypercacher

Mondo

di Roberto Zadik
Dolore, angoscia e senso di precarietà da ormai cinque anni colpiscono il mondo ebraico parigino e francese. Infatti ogni anni gennaio rappresenta un periodo particolarmente difficile per il Paese perché in soli due giorni, il 7 con l’attacco alla redazione satirica Charlie Hebdo e il 9 con il massacro del supermarket ebraico Hypercacher, la quotidianità venne stravolta per sempre da una spirale di violenza e di intolleranza che da lì si diffusero internazionalmente. A questo proposito 5 anni dopo, Parigi ha ricordato l’attentato all’Hypercacher in cui i due terroristi Amedy Coulibaly e Hayat Boumedienne hanno ucciso quattro persone, fra cui il giovane 21enne Yoav Hattab  figlio del Rabbino Capo di Tunisi con una serie di testimonianze e commemorazioni, riportate sui siti Europe1 e L’express. A questo proposito il sito riporta alcune dichiarazioni  Rav Hattab.

Egli, in occasione delle commemorazioni per i cinque anni dalla morte del figlio, ha affermato “Come potrei perdonare chi ha ucciso mio figlio? Non lo perdonerò mai, nemmeno in 120 anni”. Dopo cinque anni di silenzio egli ha trovato la forza per esprimere la propria sofferenza ricordando il coraggio del figlio che si è battuto per salvare gli altri correligionari presi in ostaggio dai due terroristi in quel venerdì 9 gennaio da incubo. Nonostante “il mio cuore sia bruciato” e gli sforzi per continuare a vivere pensando agli altri suoi figli “da quel giorno nel mio ufficio a Tunisi non sono più riuscito a spostare il calendario da quel 9 gennaio 2015 e mio figlio ha dato tutto per la Francia”. Ricordando con quei giorni egli ha elogiato suo figlio Yoav raccontando di recarsi  sulla sua tomba al Monte degli Ulivi a Gerusalemme.

La commemorazione a Parigi 

In tema di commemorazioni, nella capitale francese, giovedì scorso le autorità e la Comunità hanno reso omaggio alle vittime del massacro di “Hypercacher”. Quattro candele sono state accese davanti al supermarket nel quartiere di Vincennes in memoria di Francois Michel Saada, Philippe Braham, Yohan Cohen e Yoav Hattab con tanto di targa coi loro nomi. Presenti anche una serie di autorità nazionali e comunitarie. Dai ministri Christophe Castaner, Nicole Belloubet e Laurent Nunez al sindaco Anne Hidalgo fino ai personaggi del mondo ebraico, da François Kalifat, presidente del Crif a Joel Mergui presidente del Consistoire e il gran Rabbino di Francia Haim Khorsia fino ai parenti delle vittime che hanno recitato il Kaddish successivamente è stato suonato l’inno francese.

Il Rabbino Khorsia ha tenuto un discorso dove ha sottolineato che “Hypercacher ha creato una specie di perdita d’innocenza e l’angoscia è stata rinnovata da fatti tragici più recenti come la morte di due donne ebree Sarah Halimi defenestrata dal suo vicino di casa nel 2017 e Mireille Knoll uccisa nel 2018”. In tema del massacro di “Hypercacher”, il sito Lepoint, ha rivelato interessanti sviluppi.  Infatti 14 persone sono state sospettate di aver collaborato coi terroristi di Charlie Hebdo e Hypercacher e verranno processate dal 4 maggio al 10 luglio davanti a una Corte d’Assise Speciale.