Israele: per la prima volta riconosciuto il genocidio armeno

Mondo

di Nathan Greppi

Per decenni, un punto dolente nei rapporti tra ebrei e armeni è stato il rifiuto da parte d’Israele di riconoscere il genocidio armeno. Una mossa dettata dal desiderio di non compromettere i rapporti con la Turchia, che però si sono assai deteriorati negli ultimi anni.
Un punto di svolta è arrivato martedì 26 agosto, quando il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che personalmente riconosce come genocidio quello subito dagli armeni. Secondo il Jerusalem Post, la dichiarazione è avvenuta durante una sua apparizione nel podcast dell’imprenditore e influencer americano Patrick Bet-David.

Le parole di Netanyahu
Ciò è avvenuto dopo che Bet-David ha chiesto a Netanyahu perché Israele è così riluttante a riconoscere il massacro commesso dall’Impero Ottomano a partire dal 1915 come un genocidio, dato che innumerevoli paesi riconoscono la Shoah.
Netanyahu ha risposto che la Knesset ha recentemente approvato un disegno di legge che riconosce il massacro degli armeni come un genocidio, ma il conduttore lo ha spinto a riconoscerlo personalmente. Netanyahu ha risposto: “L’ho appena fatto”.
Bet-David ha dichiarato che lui, in quanto di etnia armeno-assira, è particolarmente interessato all’argomento e che molti armeni, assiri e greci vogliono vedere il genocidio venire riconosciuto da parte dei leader mondiali.

Il genocidio armeno
Conosciuto anche Metz Yeghérn (“Il Grande Male”), il genocidio degli armeni ha visto lo sterminio di oltre un milione e mezzo di persone, e ha portato ad un vasto esodo di armeni dai territori dell’allora Impero Ottomano, costringendoli ad emigrare in Occidente e in altri paesi del Medio Oriente.
Il riconoscimento del genocidio armeno rimane tuttora oggetto di dispute; gli Stati Uniti non l’hanno fatto fino a quando l’ex-presidente Joe Biden non ha assunto l’incarico nel 2021. Ciò ha portato la Turchia a convocare l’Ambasciatore degli Stati Uniti a un incontro per denunciare il riconoscimento da parte di Washington.
All’inizio di quest’anno, i paesi nel mondo che riconoscono il genocidio armeno risultavano essere 33, compresa l’Italia.

Anche dopo le parole del premier israeliano, non sono mancate le reazioni da parte di Ankara. Il Ministero degli Esteri turco ha contestato le sue parole: “La dichiarazione di Netanyahu sugli eventi del 1915 è un tentativo di sfruttare le tragedie del passato per ragioni politiche. Netanyahu sta cercando di nascondere i crimini commessi da lui e dal suo governo”, ha detto.