ebrei iraniani in una sinagoga a Teheran

Il Muslim Ban di Trump danneggia anche gli ebrei iraniani

Mondo

di Nathan Greppi
Da recenti conversazioni tra diplomatici israeliani e i capi delle organizzazioni ebraiche americane è emerso che la politica di Donald Trump sull’immigrazione dai paesi islamici danneggia anche gli ebrei con cittadinanza iraniana.

Come ricorda il Jerusalem Post, una delle principali promesse della campagna elettorale di Trump era di prevenire l’immigrazione illegale, che sono tuttora motivo di contenzioso tra lui e i democratici che hanno la maggioranza alla Camera. Per dimostrare la sua intenzione di rispettare le promesse, sin dal gennaio 2017 ha imposto un blocco soprannominato “Muslim Ban” che vieta ai cittadini di sette paesi islamici (Yemen, Somalia, Siria, Iraq, Iran, Libia e Sudan) di entrare negli Stati Uniti per evitare che arrivino potenziali terroristi. Infatti, a parte l’Iran, tutti i paesi sopra citati sono attualmente sconvolti da guerre sanguinose.

Tuttavia, è stato fatto notare che nel caso dell’Iran non sono solo i musulmani a non poter entrare in America, ma anche due minoranze che non c’entrano con la minaccia del terrorismo: i primi sono i Baha’i, seguaci di un culto nato nel paese a metà ‘800 ma da sempre perseguitati dalle autorità iraniane; il secondo gruppo, invece, è la comunità ebraica iraniana, che conta tra le 10.000 e le 15.000 persone.

Sin dopo la rivoluzione del ’79, alcune organizzazioni ebraiche americane hanno cercato di aiutare quegli ebrei iraniani che desideravano lasciare il paese in cerca di una vita migliore; tra queste organizzazioni, si sono distinte in particolare il Joint Distribution Committee (JDC), che ha collaborato con il Mossad per portare fuori di nascosto numerosi ebrei, e la Hebrew Immigrant Aid Society (HIAS), che esiste sin dal 1881.

Oggi quegli ebrei che cercano di lasciare l’Iran sono soprattutto giovani, e statisticamente sono più propensi a emigrare negli Stati Uniti che in Israele. Tuttavia, a causa del Muslim Ban non possono più farlo. Infatti, sin da quando è stato imposto il JDC, lo HIAS e altre associazioni ebraiche hanno fatto pressione affinché questa politica venga cambiata. I loro capi hanno cercato in segreto di convincere i membri del Congresso a permettere agli ebrei iraniani di venire come richiedenti asilo o per riunirsi con le proprie famiglie. Tra coloro che sono stati maggiormente contattati figurano Ivanka Trump e il marito Jared Kushner, che è anche consigliere del presidente.

Tuttavia, i capi delle comunità ebraiche americane temono anche che chiedere di escludere gli ebrei iraniani dal Muslin Ban possa alimentare ulteriormente l’antisemitismo negli USA.

(Foto: Jerusalem Post)