di Nathan Greppi
Domenica 7 aprile il Board of Deputies of British Jews, l’organizzazione che riunisce le comunità ebraiche inglesi, ha fortemente criticato il Partito Laburista dopo che un’inchiesta del Sunday Times ha rivelato che i capi del partito non hanno ancora preso provvedimenti per centinaia di loro iscritti accusati di antisemitismo, e anzi ne avrebbero preso le difese.
Secondo Algemeiner, tutto è iniziato dopo che il Sunday Times ha ottenuto e in parte pubblicato una serie di mail private tra importanti esponenti del partito: da queste è emerso che molti membri che si sono resi protagonisti di atti antisemiti sono stati coperti dai vertici. Un esempio è Thomas Gardiner, membro dello staff di Jeremy Corbyn, il quale ha personalmente fatto ritardare delle indagini interne su un altro membro che ha accusato i deputati ebrei di essere sul libro paga d’Israele. In un altro caso, un deputato laburista ha preso le difese di un candidato locale che aveva definito i parlamentari ebrei “infiltrati sionisti.” Invece, un sindacalista è stato riammesso nel partito dopo esserne stato espulso per aver detto che gli ebrei israeliani hanno buttato giù le Torri Gemelle.
Il Times ha fatto notare inoltre che su 853 denunce di antisemitismo sporte contro membri del Labour il 53% sono rimaste irrisolte, e ben 249 non sono state minimamente prese in considerazione. Nei 409 casi giudicati, 191 si sono concluse senza provvedimenti e 145 con semplici ammonimenti. Quelli che invece sono stati espulsi dal partito sono meno di 30.
Marie van der Zyl, presidente del Board of Deputies, ha dichiarato che “l’inchiesta del Sunday Times dimostra che le nostre richieste di estirpare il razzismo antiebraico sono state trattate con totale disprezzo. Anziché ammettere il problema, la leadership laburista ha concentrato i suoi sforzi in un’operazione di insabbiamento.” Ha continuato dicendo che “ogni pretesa di un sistema politicamente indipendente appare ora totalmente falsa. Adesso il Partito Laburista deve rendere i suoi procedimenti interni aperti allo scrutinio della comunità ebraica. Noi restiamo uniti con tutte le persone decenti nella lotta al razzismo.”
Sin da quando, nel 2015, Corbyn è diventato capo del partito, sono aumentate considerevolmente le accuse di antisemitismo verso i membri del partito a lui più vicini, tanto che nel febbraio di quest’anno alcuni parlamentari hanno lasciato il Labour per formare una fazione politica indipendente.