L’emittente Deutsche Welle licenzia cinque collaboratori per antisemitismo

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di Paolo Castellano

Avevano postato frasi antisraeliane e insulti antisemiti sui social network. Licenziati cinque dipendenti dell’emittente pubblica tedesca Deutsche Welle (DW).

Come riporta The Alegemeiner, la decisione è arrivata dopo le rivelazioni di Suddeutsche Zeitung e l’edizione tedesca di Vice: entrambi avevano segnalato comportamenti antisemiti da parte di alcuni giornalisti di DW. Per di più, si indaga ancora su altri otto membri del personale.

Al centro delle polemiche messaggi e opinioni simili a quelle di Bassel Aridi, capo ufficio di DW a Beirut, che nel 2019 scrisse su Twitter il seguente commento: «Chiunque abbia a che fare con gli israeliani è un collaboratore e ogni recluta nei ranghi del loro esercito è un traditore e deve essere giustiziato».

Inizialmente, a dicembre 2021, l’emittente tedesca aveva sospeso cinque lavoratori per avviare un’indagine interna e indipendente sull’antisemitismo. Dunque, i licenziamenti sono il risultato di quest’inchiesta che è stata resa nota il 6 febbraio. Tra l’altro, sono state interrotte le collaborazioni con le emittenti del mondo arabo, tra cui Roya TV in Giordania e Al Jadeed TV in Libano.

Il direttore di DW, Peter Limbourg, si è detto dispiaciuto per i comportamenti dei dipendenti coinvolti nello scandalo: «Il semplice sospetto che ci sia dell’antisemitismo all’interno di un’istituzione tedesca finanziata dai contribuenti risulta inaccettabile per gli ebrei che vivono dentro e fuori dalla Germania».

«Per il futuro dobbiamo chiarire meglio la nostra posizione. La libertà d’espressione non può giustificare l’antisemitismo, l’odio per Israele e la negazione della Shoah», ha sottolineato Limbourg.

Per questo motivo, i dirigenti di DW hanno annunciato la pubblicazione di un decalogo per combattere gli atteggiamenti antisemiti all’interno dell’azienda. Il piano d’azione ha come obiettivo l’adozione di una definizione di antisemitismo che riguardi sia la negazione del diritto di Israele di esistere sia la banalizzazione della Shoah.

Il codice di condotta stabilirà concretamente “la linea rossa” da non varcare e punirà i dipendenti che non la rispettano. Inoltre, verrà creato un team di monitoraggio per garantire che i valori fondamentali, come il rispetto della sovranità dello Stato ebraico, vengano rispettati.