I parlamentari di Blu Bianco si tagliano lo stipendio del 20% per il Covid-19

di Paolo Castellano

Il partito israeliano Blu-Bianco ha deciso di ridurre del 20% lo stipendio dei propri membri. L’iniziativa è partita ad aprile per cercare di raccogliere denaro per chi sta affrontando l’emergenza Covid-19 in Israele.

A livello istituzionale si è inoltre deciso che verranno tagliati gli stipendi degli alti funzionari, compresi i ministri e i parlamentari della Knesset (parlamento israeliano). Questa decisione verrà proposta dall’attuale governo in carica nella prossima plenaria della Knesset. Gli stipendi dei politici diminuiranno finché la crisi sanitaria legata al Coronavirus non cesserà.

L’idea del taglio dei salari per aiutare la ripresa economica israeliana è stata avanzata da Meirav Cohen, membro della Knesset e politico di Blu-Bianco capeggiato da Benny Gantz, che insieme a Benjamin Netanyahu sta guidando l’attuale coalizione al governo di Israele.

Il 30 aprile, Gantz ha poi affermato di non voler utilizzare la clausola sugli alloggi contenuta nell’accordo di coalizione. Rimarrà dunque presso la sua abitazione di Rosh HaAyin e non dimorerà nella residenza riservata a chi ricopre la carica di vice primo ministro.

Tuttavia, si sta cercando di esaminare altre opzioni che possano consolidare l’iniziativa del partito di Gantz, estendendola anche ad altri partiti politici. Come riporta Israel National News, prima dell’iniziativa comune sul taglio degli stipendi, altri parlamentari, sia di destra che sinistra, avevano devoluto parte dei loro compensi per finanziare iniziative socialmente utili.