Israele, il 59% degli ebrei e il 73% degli arabi favorevoli a un referendum sugli insediamenti

Israele

di Davide Foa

epa03038184 (FILES) -- Palestinian men work at a construction site in the Israeli settlement of Beitar Illit, on the outskirts of Jerusalem, in the West Bank near the town of Bethlehem on 19 October 2010. Israel's housing and construction ministry published on 18 December 2011 tenders for the construction of more than 1,000 housing units in east Jerusalem and the West Bank, the ministry's website said, adding that the new units include 500 in the east Jerusalem neighbourhood of Har Homa and more than 500 in two West Bank settlements -- 348 in Beitar Ilit near Bethlehem, and 180 in Givat Ze'ev northwest of Jerusalem. EPA/ABED AL HASHLAMOUN
L’insediamento di Beitar Illit

 

A quasi cinquant’anni dalla Guerra dei Sei Giorni, un sondaggio condotto dalla Tel Aviv University e dal Guttman Center ha chiesto ai cittadini israeliani, ebrei ed arabi, cosa ne pensassero degli insediamenti in Cisgiordania.

“Secondo lei, dopo cinquant’anni, gli insediamenti hanno favorito o danneggiato gli interessi nazionali di Israele?”, questa una delle prime domande dell’indagine, condotta tra il 28 e il 29 giugno scorso.

Il 52% degli ebrei intervistati ritiene che gli insediamenti costituiscano un fattore positivo per lo Stato.

Il sondaggio, che è stato condotto per telefono ed ha visti coinvolti 500 ebrei e 100 arabi, ha fornito risultati piuttosto sorprendenti riguardo la percezione che gli ebrei israeliani hanno della popolazione presente negli insediamenti. È stato infatti chiesto agli intervistati di indicare il numero dei cittadini ebrei presenti negli insediamenti. Solo il 30% ha dato la risposta esatta, ovvero 250.000 – 500.000.

Agli intervistati è stato poi chiesta un’opinione in merito alle risorse utilizzate da Israele per gli insediamenti. Il 49% degli ebrei israeliani ritiene che le risorse impiegate in Cisgiordania non sono state sottratte ad altri scopi; il 45% crede invece che sarebbe stato meglio investire in aree più povere e in difficoltà. Dello stesso parere sono anche i due terzi degli arabi intervistati.

Inoltre, il 59% degli ebrei e il 73% degli arabi si dichiarano favorevoli alla possibilità di un referendum sugli insediamenti. Ad ogni modo, il 52% degli ebrei voterebbe contro il ritiro di Israele, mentre il 36% si dichiara a favore.

Tra gli intervistati arabi, il 69% ha risposto che, in caso di referendum, voterebbe a favore del ritiro, mantenendo però gli insediamenti noti con il termine di “blocs”, ovvero raggruppamenti divenuti col tempo cittadine, come è il caso di Gush Etzion, insediamento nella West Bank.