di Pietro Baragiola
Continua il terrorismo psicologico di Hamas: giovedì 3 luglio il Forum delle Famiglie degli Ostaggi ha autorizzato la pubblicazione di una clip che mostra Bar Kupershtein e Maxim Herkin, ancora in vita e tenuti prigionieri a Gaza dai terroristi di Hamas.
Il filmato è stato inviato all’associazione ad aprile e fa parte di un lungo video di propaganda creato dai media di Hamas in cui compaiono anche altri prigionieri che implorano di essere liberati.
Le famiglie si erano inizialmente opposte alla pubblicazione del video ma giovedì il gruppo ha deciso di mostrarlo al mondo ‘per dare voce agli ostaggi davanti alla possibilità di un accordo parziale che porterebbe una nuova crudele selezione dei prigionieri da liberare’.
Nell’estratto di 44 secondi, Herkin è seduto contro il muro con la mano fasciata e, insieme a Kupershtein, i due si autodefiniscono ‘morti che camminano’.
“Non ci sentiamo esseri umani” spiega l’ostaggio. “Stiamo morendo con il cuore che ancora batte. Siamo a 30 metri sottoterra.”
In una seconda clip più breve è Kupershtein a rivolgere un flebile ‘per favore’ ai responsabili dei governi mondiali per far sì che raggiungano un accordo che permetta la liberazione di tutti gli ostaggi.
“Tutti i 50 ostaggi di Hamas sono casi umanitari, persone in pericolo di vita e che potrebbero da un momento all’altro sparire per sempre per mano dei terroristi” afferma il Forum delle Famiglie nella dichiarazione che accompagna il video “È l’unica cosa giusta e morale da fare: non separare i famigliari e insistere affinché tutti gli ostaggi vengano inclusi nel nuovo accordo.”
Il rapimento di Herkin e Kupershtein
Prigionieri da 635 giorni Herkin e Kupershtein sono stati entrambi catturati durante l’attacco al Nova Music Festival.
Pur non essendo un grande fan degli eventi musicali, Maxim Herkin aveva deciso di parteciparvi dopo essere stato convinto da due dei suoi più cari amici.
Quando i terroristi di Hamas hanno invaso il confine la mattina del 7 ottobre il trio ha subito provato a fuggire ma Herkin è stato catturato e i suoi amici sono stati uccisi e trovati bruciati all’interno di un veicolo.
“Mamma va tutto bene, sto tornando a casa” questo l’ultimo messaggio di Herkin prima di essere preso in ostaggio e da allora la famiglia non ne ha più saputo niente.
Quello stesso giorno, il 23enne Bar Kupershtein stava lavorando come guardia di sicurezza del festival e durante l’attacco è rimasto sul posto per aiutare la polizia israeliana a prestare soccorso ai feriti.
“Appena abbiamo saputo cosa stava succedendo abbiamo provato a chiamare Bar per ore ma senza risposta” hanno raccontato i famigliari del giovane al Times of Israel. “Era chiaro che gli fosse successo qualcosa di grave.”
Ad aprile le famiglie dei due civili hanno finalmente potuto riabbracciare la speranza, vedendo i loro cari ancora in vita nella clip inviata da Hamas. Purtroppo però le pessime condizioni in cui Maxim e Bar appaiono nel video e le testimonianze degli ex-ostaggi non fanno che alimentare l’urgenza di un nuovo accordo.
“Nemmeno gli animali possono sopravvivere in tali condizioni” ha affermato Barak Oz, cugino di Bar, commentando le immagini del filmato. “Devono essere liberati, prima che sia troppo tardi”.