Giovedì 6 giugno al Teatro Franco Parenti manifestazione “Due popoli. Due Stati. Un destino”

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Il 6 giugno a Milano al Teatro Franco Parenti, alle ore 18 si terrà la manifestazione “Due popoli, due Stati, un destino” organizzata da Azione, Italia Viva e Sinistra per Israele, i riformisti dem, più Europa. Porteranno la loro testimonianza due ospiti d’eccezione: l’ex ostaggio Aviva Siegel, rapita dal Kibbutz Kfar Aza il 7 ottobre, rilasciata nel novembre 2023 che per la prima volta parlerà in Italia, moglie di Keith rilasciato il 1 febbraio 2025, dopo 484 giorni di cattività e il dissidente palestinese Hamza Howidy, attivista per i diritti umani, parte del movimento di protesta “Bidna Naish”, “vogliamo vivere” che chiede il disarmo di Hamas e la liberazione degli ostaggi.

 

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Prevista anche una “contromanifestazione” di Pro Israele e Brigata Ebraica che parteciperanno con un presidio venerdì 6 davanti al teatro Parenti.

Litta Modignani: “Contesterò Calenda per la sua ostilità a Israele”.
Romano: “Israele ha accettato il Cessate il fuoco. Ora pressioni su Hamas perché faccia altrettanto”

Venerdì 6 giugno si terrà al Teatro Parenti la manifestazione “Due popoli, due Stati, un destino”, a cui hanno aderito le forze politiche di centro, che si sono organizzate per conto proprio, dopo avere ricevuto un secco “no” da PD-AVS-M5S alla richiesta di pronunciarsi sulla “lotta contro l’antisemitismo, il disarmo e la condanna di Hamas come movimento terroristico”, in occasione della manifestazione del 7 giugno a Roma.
L’Associazione Milanese Pro Israele e la Brigata Ebraica, che hanno sottoscritto l’Appello per Israele del quotidiano Il Riformista, esprimono un giudizio nettamente critico nei confronti di entrambe le iniziative.

“Queste manifestazioni sono entrambe sbagliate – spiegano Alessandro Litta Modignani e Davide Romano – perché non tengono conto di una realtà che è davanti agli occhi di tutti: Israele ha accettato la tregua, Hamas no.

Se dunque giudichiamo inaccettabile la manifestazione del 7 giugno a Roma, in quanto priva dei minimi requisiti di condanna dell’odio contro Israele e gli ebrei, siamo al contempo critici nei confronti della manifestazione del Parenti”.

“La realtà – spiega Davide Romano – ci racconta di un piano per il Cessate il fuoco proposto dagli Usa, accettato da Israele e respinto da Hamas. Dunque, è su Hamas che bisogna fare pressione, e non dare addosso a Israele. Inoltre, non sono assolutamente accettabili le equivalenze tra il premier israeliano e Hamas, che troppo spesso vengono ripetute, soprattutto da Calenda. Paragonare una democrazia a un gruppo terroristico – conclude Romano – è un grave errore”.
“Carlo Calenda vuole recitare troppe parti in commedia – rincara la dose Litta Modignani – Si proclama “amico di Israele” e poi pubblica grandi annunci che reclamano “Sanzioni contro Israele, ora!” da parte di Italia e Unione europea. Resteremo per protesta fuori dal teatro, in attesa che un leader politico che ha combinato solo guai decida finalmente di mettersi d’accordo con sé stesso”.

Litta Modignani e Romano ribadiscono l’intenzione di mantenere aperto il dialogo con Azione, Italia Viva e Più Europa:
“In passato abbiamo condiviso molte battaglie: in occasione del 25 Aprile, contro il regime iraniano, in difesa dell’Ucraina aggredita e altre ancora. È sempre legittimo criticare l’operato di un governo, ma senza mai unirsi al coro di coloro che vogliono delegittimare e mostrificare Israele, per il quale Hamas continua a rappresentare una minaccia mortale. Vogliamo infine ribadire – concludono i due – i nostri sentimenti di grande amicizia e stima nei confronti del teatro Parenti e della sua infaticabile animatrice Andrée Ruth Shammah”.