Il Mahzor di Vienna dei Rothschild trafugato dai nazisti va all’asta: è tra i più rari libri ebraici medievali

Arte

di Michael Soncin
Il prezioso manoscritto, identificato erroneamente per decenni, torna sul mercato dopo la restituzione. Sotheby’s lo ha valutato tra i 4 e i 6 milioni di euro. L’appuntamento è il 5  febbraio a New York

Al mondo esistono meno di venti mahzor illustrati risalenti Medioevo e solo tre sono rimasti nelle mani dei privati. Uno di questi è il Mahzor Rothschild di Vienna, un libro di preghiere utilizzato per le festività di Rosh Hashanah e Yom Kippur.

In viaggio nei secoli tra le varie comunità ebraiche

È stato ultimato sei secoli fa, esattamente nel 1415, da uno scriba ebreo, un sofer, di nome Mosè. L’impaginazione, lo stile della scrittura e i panelli decorativi, ci permettono di identificarlo con le tradizioni artistiche tipiche delle comunità ebraica dell’Europa centrale del periodo. Inoltre, le note aggiunte ai margini nei secoli successivi mostrano la sua diffusione tra le varie comunità, che lo hanno adattato alle proprie usanze liturgiche ashkenazite.

Un regalo per il figlio Salomon

Come riporta il sito Jewish News, il raro manoscritto è stato acquistato nel 1842 a Norimberga da Salomon Mayer Rothschild, per regalarlo al figlio Anselm Salomon. Il libro è poi rimasto nel ramo viennese della famiglia per generazioni.

Il Mahzor di Vienna dei Rothschild (Crediti fotografici: Sotheby’s via Jewish News)

 

Identificato solo alla fine degli anni Novanta

Alphonse e Clarice Rothschild si trovavano in Inghilterra quando nel 1938 dopo Anschluss, l’annessione dell’Austria con la Germania, i nazisti hanno occupato il Palazzo Rothschild a Vienna, confiscando la biblioteca e le opere d’arte.

Molti oggetti erano stati inventariati e distribuiti ai musei o venduti. Alcuni manoscritti, tra cui il Mahzor, sono stati direttamente trasferiti, senza la documentazione necessaria, alla Biblioteca Nazionale Austriaca. Mancando di apparenti segni di confisca è rimasto praticamente inosservato per decenni. Solo verso la fine degli anni Novanta gli studiosi sono riusciti ad identificarne la provenienza grazie allo stemma Rothschild e all’iscrizione dedicatoria originale in ebraico apposta durante l’acquisizione della famiglia.

È solo nel vicino 2023 che il manoscritto viene restituito agli eredi della famiglia Rothschild, dopo la raccomandazione del Comitato consultivo austriaco per la restituzione delle opere d’arte.

“Simbolo di perseveranza storica”

«Sebbene i torti del passato non possano mai essere annullati, la restituzione di questo Mahzor ha un profondo significato per la nostra famiglia, poiché rappresenta sia un riconoscimento della storia sia una piccola misura di chiusura di un dolore che ha riecheggiato attraverso le generazioni». È quanto ha affermato la famiglia Rothschild in una dichiarazione rilasciata alla stampa.

Sharon Liberman Mintz, International Senior Specialist per la Giudaica di Sotheby’s, ha dichiarato: «Il Rothschild Vienna Mahzor non è solo un’opera fondamentale dell’erudizione e dell’arte ebraica medievale, ma anche un simbolo di perseveranza storica. Il suo viaggio lungo seicento anni rispecchia la più ampia storia della resilienza ebraica».

L’appuntamento fissato per l’asta è il 5 febbraio a New York nella nuova sede di Sotheby’s nel Breuer Building.