Chanukkiot antiche al Rockfeller Center: Christie’s mostra al pubblico i 35 tesori della collezione di Max N. Berry

Arte

di Pietro Baragiola
35 pezzi unici di antiche menorot saranno mostrati dalla casa d’aste Christie’s in occasione dell’imminente festa di Hanukkah, che quest’anno inizierà il 14 dicembre. L’ingresso alla mostra, allestita al Rockfeller Center dal 5 al 12 dicembre, è gratuito.

Una menorah Tiffany & Co in argento del 2000, una in bronzo ispirata alla Statua della Libertà e realizzata dall’artista tedesco Manfred Anson nel 1986 e una lampada di Hanukkah in argento creata dalla celebre Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme nei primi del ‘900: questi sono solo tre dei 35 pezzi unici che la casa d’aste Christie’s metterà in vendita in occasione dell’imminente festa di Hanukkah, che quest’anno inizierà il 14 dicembre.

Le opere in questione provengono dalla prestigiosa collezione dell’avvocato ed esperto d’arte Max N. Berry, figura di riferimento del collezionismo ebraico internazionale.

“Questa collezione è una dimostrazione tangibile del mio patrimonio religioso che ho voluto esplorare, studiare e comprendere” ha dichiarato Berry al New York Jewish Week. “Per me le menorah non sono soltanto oggetti d’arte ma contenitori di memoria famigliare e identitaria. Nessun’altra mia collezione suscita reazioni così personali e profonde negli altri e in noi stessi.”

Secondo Casey Rogers, vicepresidente di Christie’s, la collezione di Berry è oggi considerata “una delle più importanti al mondo” e presentarla in vista di Hanukkah è stata “la scelta più naturale”.

I prezzi delle menorot oscillano tra i 5.000 e i 30.000 dollari, ma l’ingresso alla mostra, allestita al Rockfeller Center dal 5 al 12 dicembre, è gratuito.

 

Max N. Berry e la sua collezione

Nato nel 1935 e cresciuto in Oklahoma, Max N. Berry ha iniziato a collezionare fin da bambino, concentrandosi soprattutto su francobolli, monete e biglie. Laureato al Georgetown University Law Center, ha trascorso la sua carriera a Washington D.C., dove è stato membro attivo della Congregazione Adas Israel. Parallelamente ha ricoperto ruoli di primo piano nei consigli del Metropolitan Museum of Art, della National Gallery of Art e dello Smithsonian, di cui è stato presidente.

Interrogato sul come sia nata la sua passione per le menorot ha risposto: “ciò che mi affascina è che, pur essendo oggetti universali, il loro design riflette l’estetica e l’artigianato del loro Paese d’origine. Il fascino dell’arte ebraica risiede proprio in questo: cioè nella varietà di interpretazioni culturali a fronte di una struttura identica, otto bracci e uno shamash.”

Oltre ai pezzi più noti, Christie’s propone una lampada di Hanukkah tedesca in argento dell’inizio del XX secolo, incisa con la firma dell’artigiano Emily Freund di Hanau; una menorah in ferro martellato realizzata in Israele da David Palombo e una menorah in ottone di manifattura polacca caratterizzata da due cervi incisi sulla piastra posteriore, motivo ricorrente nell’arte rituale ashkenazita.

“Per me Hanukkah è soprattutto un ponte tra generazioni poiché i legami emotivi si rafforzano proprio attraverso l’accensione annuale della lampada di famiglia” ha aggiunto Berry. “Ricordo mia madre che accendeva la nostra menorah, la gioia dei miei figli e dei nipoti e penso già al momento in cui saranno loro ad accendere le loro lampade con i loro nipoti.”

 

La vendita privata

Le chanukkiot di Berry non finiranno all’asta bensì saranno protagoniste di vendite speciali private, garantendo tempi corti e maggiore discrezione. Questa strategia è stata adottata sempre più da Christie’s negli ultimi anni, specialmente dopo che nel 2024 le vendite d’asta sono scese del 16% (da 5 a 4,2 miliardi di dollari) mentre quelle private sono cresciute del 41%.

“Viviamo in tempi incerti e instabili” ha commentato Adrien Meyer, responsabile globale del settore delle vendite dirette di Christie’s. “L’incertezza alimenta il bisogno di rassicurazione: ed è questo che offre il nostro dipartimento.”

Oltre all’arte ebraica, Berry colleziona opere americane e cinesi, manufatti indigeni e capolavori moderni. Nel 2026 è attesa da Christie’s un’asta completa dedicata ad una selezione più ampia dei suoi oggetti, anche se non sono ancora stati divulgati i dettagli ufficiali dell’evento.