di Anna Balestrieri (Gerusalemme)
Il colonnello Asaf Hamami, il capitano Omer Neutra e il sergente Oz Daniel furono uccisi il 7 ottobre 2023, durante l’attacco di Hamas al confine con Gaza, e i loro corpi furono portati nella Striscia. Le famiglie sono state informate dopo l’identificazione da parte degli esperti forensi. Otto salme di ostaggi restano ancora a Gaza.
Il colonnello Asaf Hamami, il capitano Omer Neutra e il sergente Oz Daniel furono uccisi il 7 ottobre 2023, durante l’attacco di Hamas al confine con Gaza, e i loro corpi furono portati nella Striscia. Le famiglie sono state informate dopo l’identificazione da parte degli esperti forensi. Otto salme di ostaggi restano ancora a Gaza.
Il gruppo terroristico Hamas ha restituito a Israele i resti di tre soldati israeliani: il colonnello Asaf Hamami (da sinistra nella foto), il capitano Omer Neutra e il sergente Oz Daniel. I tre furono uccisi il 7 ottobre 2023, durante l’attacco di Hamas al confine con Gaza, e i loro corpi furono portati nella Striscia.
Le famiglie sono state informate dopo l’identificazione da parte degli esperti forensi. Otto salme di ostaggi restano ancora a Gaza.
Netanyahu: “Elimineremo gli ultimi terroristi”
Durante la riunione di governo, il premier Benjamin Netanyahu ha dichiarato che “due roccaforti di Hamas restano attive” nelle zone di Rafah e Khan Younis, e ha promesso che “saranno eliminate”.
Ha aggiunto che Israele “non chiede il permesso a nessuno” per le proprie operazioni e che la priorità resta la protezione dei soldati.
Il primo ministro ha ribadito l’obiettivo di una Gaza demilitarizzata e ha ringraziato gli Stati Uniti per la cooperazione, precisando tuttavia che “le decisioni di sicurezza restano nelle mani di Israele”.
I tre caduti
Il Colonnello Asaf Hamami, 40 anni, comandante della Brigata Meridionale della Divisione Gaza, fu ucciso a Kibbutz Nirim mentre difendeva i civili. Lascia la moglie Saphir e tre figli.
Era ricordato come un ufficiale brillante e ironico. Morì dopo aver messo in salvo il figlio di cinque anni.
Il Capitano Omer Neutra, 21 anni, cittadino israelo-americano di New York, era comandante di plotone nella 7ª Brigata Corazzata. Il suo carro armato fu colpito da razzi RPG vicino a Nirim.
I genitori, Orna e Ronen, hanno dichiarato: “C’è dolore, ma anche sollievo: nostro figlio è tornato in terra d’Israele.”
Il Sergente Oz Daniel, 19 anni, di Kfar Saba, era nel medesimo carro di Neutra. Musicista appassionato, amava la chitarra e credeva “nel potere della musica di cambiare il mondo.”
La famiglia aveva tenuto un funerale simbolico nel 2024, seppellendo la sua uniforme insanguinata.
Lo scambio di corpi e il ruolo della Croce Rossa
Hamas ha dichiarato che i resti sono stati recuperati da un tunnel e consegnati alla Croce Rossa, che li ha trasferiti alle Forze di Difesa Israeliane (IDF).
I corpi sono stati poi portati all’Istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per l’identificazione.
In base agli accordi di cessate il fuoco del 10 ottobre, per ogni ostaggio restituito Israele riconsegna 15 salme palestinesi. Lunedì sono stati consegnati i corpi di 45 palestinesi a Gaza, portando il totale a 270. Solo 75 di essi sono stati finora identificati, a causa della mancanza di test del DNA.
Accuse incrociate su aiuti umanitari
Gli Stati Uniti hanno accusato Hamas di saccheggiare convogli di aiuti nel sud di Gaza, diffondendo un video girato da un drone MQ-9. Hamas ha replicato definendo le accuse “false e parte di una campagna di disinformazione”.
Il Comando Centrale USA (CENTCOM) coordina gli aiuti attraverso un centro di cooperazione a Kiryat Gat, dove operano circa 200 militari americani e alleati.
Secondo le Nazioni Unite, i saccheggi di aiuti sono diminuiti drasticamente dal cessate il fuoco, passando dall’80% dei convogli tra maggio e ottobre al 5% nelle ultime settimane.
Il conflitto continua nonostante il cessate il fuoco
Mentre Israele prosegue la campagna per recuperare gli ultimi ostaggi e distruggere le restanti cellule di Hamas, la situazione nella Striscia resta instabile.
Netanyahu ha concluso il suo intervento ribadendo: “Riporteremo tutti i nostri ostaggi a casa. È il nostro impegno.”



