di Malka Letwin
Un’ordinanza della polizia locale del Regno Unito ha vietato ai tifosi del Maccabi Tel Aviv di assistere alla partita del prossimo mese. Il club israeliano ha risposto rifiutando l’assegnazione dei biglietti per i suoi tifosi.
«Siamo profondamente dispiaciuti che il Maccabi Tel Aviv abbia rifiutato l’assegnazione di posti per i tifosi ospiti, ma rispettiamo il loro diritto di farlo», ha detto un portavoce del governo britannico, dichiarando di essere «addolorato» per la decisione.
«È assolutamente inaccettabile che questa partita sia stata strumentalizzata per alimentare la violenza e la paura da coloro che cercano di dividerci. Non tollereremo mai l’antisemitismo o l’estremismo nelle nostre strade», ha aggiunto.
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Come riporta Algemeiner, la decisione di vietare ai tifosi del Maccabi la partita del 6 novembre a Birmingham contro l’Aston Villa è stata presa dal Safety Advisory Group (SAG) della città, in collaborazione con la polizia delle West Midlands. La motivazione sarebbe per “problemi di sicurezza pubblica all’esterno dello stadio e della capacità di gestire eventuali proteste durante la serata”. Decisione che è stata condannata sia da funzionari del governo israeliano sia da quelli del Regno Unito, incluso il primo ministro britannico Keir Starmer.
La squadra di calcio israeliana ha riconosciuto l’impegno messo in atto dal governo e dalle forze locali, affinché i tifosi potessero assistere alla partita in sicurezza. Nella sua dichiarazione ha anche espresso gratitudine per i messaggi di sostegno “provenienti dall’intera comunità calcistica e dalla società in generale”.
La dichiarazione del Maccabi
«Il benessere e la sicurezza dei nostri tifosi sono fondamentali e, sulla base delle dure lezioni apprese, abbiamo preso la decisione di rifiutare qualsiasi assegnazione offerta per conto dei tifosi ospiti e la nostra decisione deve essere intesa in questo contesto». A dichiararlo è stata la squadra israeliana, speranzosa che le circostanze possano cambiare.
Da ricordare è il triste episodio che si è verificato da Amsterdam nel novembre 2024, dopo una partita di calcio tra i tifosi del Maccabi e il club olandese dell’Ajax. I tifosi israeliani erano stati violentemente aggrediti in un attacco premeditato e coordinato.
«Come club, crediamo che il calcio debba unire le persone, non separarle, e nessuno dovrebbe sentirsi insicuro solo per il desiderio di venire a sostenere la propria squadra, né avere esitazioni nell’essere accompagnato da familiari e amici», ha aggiunto il Maccabi Tel Aviv. «I nostri tifosi viaggiano regolarmente in tutta Europa senza incidenti e insinuare che il motivo per cui ai nostri tifosi non è permesso viaggiare sia dovuto al loro comportamento è un tentativo di distorcere la realtà e di giustificare le vere ragioni alla base della decisione di vietare l’ingresso ai nostri tifosi. I nostri tifosi, la comunità ebraica, conoscono fin troppo bene questa tattica e tutti sanno fin troppo bene dove può portare».
Domenica scorsa in Israele è stata annullata all’ultimo momento una partita tra il Maccabi Tel Aviv e l’Hapoel Tel Aviv. Questo è avvenuto dopo che i tifosi hanno lanciato fumogeni e ordigni pirotecnici sul campo, ferendo diverse persone, agenti di polizia compresi. L’annullamento della partita di calcio ha portato i tifosi in rivolta. Il Maccabi ha specificato che responsabili del disordine erano i tifosi dell’Hapoel.
Foto in alto: Maccabi Tel Aviv FC (via Jewish News)



