di Nina Prenda
La cellula, accusata di associazione a delinquere, discriminazione razziale e spionaggio, sarebbe responsabile degli atti vandalici commessi contro cinque siti ebraici in Francia a maggio. Lo Shoah Memorial Holocaust Museum era stato imbrattato di vernice verde, insieme a tre sinagoghe, un ristorante kosher, e il Muro dei Giusti, dedicato a coloro che salvarono gli ebrei francesi durante la Shoah
Le forze dell’ordine serbe hanno arrestato 11 persone lunedì 6 ottobre per aver presumibilmente partecipato a una serie di episodi di vandalismo antisemita a Parigi per volere di un servizio di intelligence straniero, ha annunciato il Ministero dell’Interno serbo.
Un dodicesimo sospettato, presumibilmente agendo su istruzioni di un servizio di intelligence, avrebbe organizzato e addestrato un gruppo di cittadini serbi nel territorio della repubblica per incitare all’odio e alla violenza contro alcuni popoli.
La cellula, accusata di associazione a delinquere, discriminazione razziale e spionaggio, sarebbe responsabile degli atti vandalici commessi contro cinque siti ebraici in Francia a maggio. Lo Shoah Memorial Holocaust Museum era stato imbrattato di vernice verde, insieme a tre sinagoghe e un ristorante kosher. Anche il Muro dei Giusti, dedicato a coloro che salvarono gli ebrei francesi durante la Shoah, è stato vandalizzato con della vernice verde. Il Muro dei Giusti era stato precedentemente vandalizzato con impronte rosse; da quanto riferito l’attacco sembra essere stato presumibilmente effettuato da cittadini bulgari presumibilmente legati ai servizi di intelligence russi. Allo stesso modo, le impronte di mani rosse sono state trovate nel distretto del Marais, dove le sinagoghe e i ristoranti sono stati cosparsi di vernice verde questo maggio.
Presunti legami con la Russia
Anche la Russia era stata legata a un incidente di graffiti a novembre, secondo il ministero degli Esteri francese. Il ministero ha affermato che la Russia aveva amplificato le immagini delle stelle blu di David sui muri parigini, cosa che la Russia ha negato. Due cittadini moldavi avevano ammesso di essersi impegnati negli atti di vandalismo per volere di qualcuno all’estero.