Ritrovato tramite un annuncio online in Argentina un quadro rubato dai nazisti

Personaggi e Storie

di David Fiorentini
L’opera, parte della collezione di oltre mille opere sottratte a Jacques Goodstikker, compariva tra le immagini di una proprietà messa in vendita dalla figlia di Friedrich Kadgien, consulente finanziario del regime nazista fuggito in Argentina dopo la seconda guerra mondiale. Tuttavia, quando gli agenti sono entrati nell’abitazione per recuperare il dipinto, questi era già stato rimosso dalla parete e nascosto. (La foto tratta dall’annuncio della casa in cui è raffigurato il dipinto rubato, Ritratto di signora di Giuseppe Ghislandi. Robles Casas & Campos)

Dopo diversi tentativi, la polizia argentina ha recuperato un dipinto trafugato dai nazisti a un mercante d’arte ebreo olandese durante la Shoah, riferisce la JTA.

Il quadro, “Ritratto di dama” del pittore bergamasco Giuseppe Ghislandi, detto Fra Galgario, era stato individuato lo scorso mese da alcuni giornalisti olandesi tramite un annuncio immobiliare online. L’opera, parte della collezione di oltre mille opere sottratte a Jacques Goodstikker, compariva tra le immagini di una proprietà messa in vendita dalla figlia di Friedrich Kadgien, consulente finanziario del regime nazista fuggito in Argentina dopo la seconda guerra mondiale.

Tuttavia, quando gli agenti sono entrati nell’abitazione per recuperare il dipinto, questi era già stato rimosso dalla parete e nascosto. A questo punto la polizia ha posto agli arresti domiciliari Patricia Kadgien, mentre proseguivano le ricerche. Secondo l’accusa, la famiglia avrebbe tentato di ostacolare le indagini cancellando l’annuncio online, rimuovendo il cartello “in vendita” e sostituendo la tavola con un arazzo in vista della perquisizione. Solo dopo forti pressioni, il legale della famiglia ha finalmente consegnato il quadro alle autorità.

“Per la sua epoca, risalente al 1710, è in buone condizioni” ha dichiarato lo storico dell’arte Ariel Bassano in conferenza stampa, valutando l’opera intorno ai 50 mila dollari.

Adesso, sarà registrata presso la Corte Suprema Argentina e custodita temporaneamente in un’area privata del Museo dell’Olocausto di Buenos Aires, fino a quando non ne sarà stabilita la legittima proprietà.

Nel frattempo, durante le investigazioni, le autorità hanno rinvenuto anche altri quadri antichi e stanno verificando se pure questi rientrino tra le opere sottratte durante la persecuzione nazista.