Chabad in Polonia ospita nuovamente gli ebrei ucraini per un ritiro estivo

Personaggi e Storie

di Francesco Paolo La Bionda

Per la terza estate consecutiva, Chabad in Polonia ha accolto gli ebrei ucraini, offrendo un ritiro estivo di due settimane progettato per fornire sollievo, guarigione e speranza alle famiglie in fuga dal conflitto in corso.

Dal 2022, il movimento ha fornito alloggi di emergenza, pasti kasher, assistenza medica, supporto legale, istruzione, assistenza all’infanzia e servizi spirituali a decine di migliaia di ebrei ucraini. Il programma estivo di quest’anno, ospitato a Cracovia e sviluppato in stretta collaborazione con la comunità ebraica di Kamianske, è stato guidato da rav Levi Stambler e da Dina Stambler di Kamianske. È stato strutturato per coinvolgere partecipanti di tutte le età, dai bambini piccoli agli anziani.

Il ritiro è stato finanziato in collaborazione con Mosaic United, la comunità ebraica di Kamianske e sostenitori tramite un crowdfunding globale. Il programma è stato progettato per soddisfare le esigenze di ogni fascia d’età e le attività pianificate con sensibilità sia alle esigenze di sviluppo che agli stati emotivi dei partecipanti, con personale di lingua ucraina formato per supportare le famiglie colpite da traumi.

Ai bambini piccoli, il campo ha offerto una routine quotidiana strutturata, inclusiva di sessioni di racconto, lavoretti manuali a tema ebraico, giochi all’aperto, musica e laboratori di cucina, mentre i bambini più grandi e gli adolescenti hanno preso parte a esperienze più approfondite, tra cui la visita al quartiere ebraico di Cracovia, comprese le visite alla Sinagoga Remuh e allo storico cimitero.
Per gli adulti, inclusi genitori e nonni, il campo ha offerto sessioni di apprendimento radicate nei testi della Torah e nella storia ebraica, esplorando argomenti come la continuità ebraica, Israele come patria spirituale e il potere della fede intergenerazionale. Attività incentrate sulla famiglia, come la preparazione della challah e i laboratori di musica ebraica, hanno generato momenti condivisi tra le generazioni.

“Abbiamo sviluppato questo programma consapevoli che la guarigione non è uguale per tutti”, ha commentato rav Levi Stambler. “I bambini più piccoli hanno bisogno di sicurezza e gioco. Gli adolescenti hanno bisogno di significato e appartenenza. Genitori e nonni hanno bisogno di uno spazio per riconnettersi e riflettere. Il nostro obiettivo è venire incontro a ogni persona nella situazione in cui si trova e fornire gli strumenti per andare avanti.”
“Questo non è solo un programma per bambini”, ha detto aggiunto il direttore di Chabad in Polonia, rav Sholom Ber Stambler. “È un luogo dove intere famiglie si riuniscono per respirare, ridere e ricordare cosa si prova a essere insieme. Un nonno che vede il nipote ballare una canzone ebraica, una madre che guarda il figlio imparare la storia ebraica con orgoglio, questi sono momenti di profonda guarigione”.

“Questo è terzo anno che ospitiamo questo ritiro e ogni volta ci appare più chiaramente quanto sia profondamente necessario”, ha concluso il co-direttore di Chabad di Polonia, rav Mayer Stambler. “Non stiamo solo rispondendo a una crisi. Stiamo aiutando le persone a recuperare le loro vite ebraiche e il loro senso del futuro. Questo programma raggiunge tutti, dai bambini piccoli ai bisnonni, con il messaggio che fanno parte di qualcosa di duraturo e significativo.”