di Nathan Greppi
L’incidente è avvenuto alla stazione ferroviaria di Lucerna, dove stavano passeggiando degli studenti della yeshivah locale. I passanti sono intervenuti in difesa dei ragazzi, e l’aggressore è fuggito in preda al panico. Nessuno è rimasto ferito, ma la polizia intervenuta sul posto non ha arrestato l’aggressore.
La sera di sabato 19 luglio, un gruppo di 10 studenti ebrei ortodossi è stato minacciato da un arabo armato di coltello a Lucerna, in Svizzera. Nessuno è rimasto ferito, ma la polizia intervenuta sul posto non ha arrestato l’aggressore.
Secondo Ynetnews, l’incidente è avvenuto alla stazione ferroviaria di Lucerna (nella foto), dove stavano passeggiando degli studenti della yeshivah locale. I passanti sono intervenuti in difesa dei ragazzi, e l’aggressore è fuggito in preda al panico.
Poiché l’incidente è avvenuto intorno alle 20:30, prima della fine dello Shabbat, gli studenti della yeshivah non hanno firmato il modulo di denuncia formale. È stato chiesto loro di tornare lunedì alla stazione di polizia per sporgere denuncia, poiché la polizia svizzera non opera di domenica, se non in caso di emergenza.
Uno degli studenti della yeshivah ha descritto l’accaduto in un post pubblicato sui social: “La sera di Shabbat, io e i miei amici siamo andati a fare una passeggiata in città e siamo arrivati alla stazione ferroviaria, dove un arabo si è avvicinato a noi e ci ha chiesto se fossimo ebrei. Ci ha sputato addosso. Abbiamo cercato di allontanarci, ma non si è tirato indietro, e a un certo punto ha tirato fuori un coltello e lo ha premuto contro lo stomaco di un mio amico. Poi è intervenuta la gente del posto e lui è andato nel panico”, ha scritto.
Secondo lo studente, “la polizia non fa nulla anche quando ci sono delle prove”. Dopo la fine dello Shabbat, diversi studenti sono tornati sul luogo dell’attacco. Hanno documentato la presenza di diverse telecamere di sicurezza, che molto probabilmente hanno ripreso l’accaduto.
Si stima che attualmente vivano circa 18.000 ebrei in Svizzera, appena lo 0,2% di tutta la popolazione. Questa non è la prima volta che dopo il 7 ottobre si verificano episodi di antisemitismo nel paese: nell’agosto 2024, un ragazzo ebreo è stato aggredito a Davos da due uomini che gridavano “Free Palestine”. E nel febbraio dello stesso anno, un locale del comprensorio sciistico di Pischa, sempre vicino a Davos, ha appeso alla propria porta il cartello “non si affittano più attrezzature da sci agli ebrei”.