di Nina Deutsch (ore 14:00)
Dalle dichiarazioni dure di Teheran e Tel Aviv agli appelli alla moderazione di Europa, Turchia, USA e Cina: ecco le prime reazioni a caldo della comunità internazionale dopo il raid israeliano contro obiettivi nucleari iraniani.
L’attacco israeliano contro obiettivi nucleari in Iran ha scatenato reazioni politiche, militari e diplomatiche in tutto il mondo. Sebbene, mentre scriviamo, ancora non sia chiaro se l’operazione di Tel Aviv rappresenti l’inizio di un conflitto prolungato o un’azione mirata con intento deterrente, è evidente che la risposta di Teheran – tra minacce dirette e azioni missilistiche – contribuisce ad alimentare il rischio di escalation.
Le dichiarazioni delle principali figure politiche mondiali fotografano un panorama globale in tensione: parole forti, appelli alla deterrenza e posture che oscillano tra allarme e cautela.
In questo contesto di continua evoluzione, l’informazione rischia di rincorrere la realtà, mentre le cancellerie internazionali tentano di prevedere il prossimo sviluppo in una partita che ha implicazioni regionali e strategiche.
L’eventualità di un conflitto aperto coinvolgerebbe attori globali – come Stati Uniti, Russia e Cina – e potrebbe rimettere in discussione gli equilibri in Medio Oriente, con pesanti ripercussioni anche sull’economia mondiale, in primis sul fronte energetico.
L’allarme è stato lanciato soprattutto da NATO, Unione Europea, Turchia e Stati Uniti sulla necessità di evitare un’escalation militare fuori controllo. Ma anche la maggior parte dei leader mondiali chiede una de-escalation invitando i due Paesi contendenti alla moderazione.
Di seguito alcune dichiarazioni a caldo:
ISRAELE
Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano:
«Pochi istanti fa, Israele ha lanciato l’operazione Rising Lion, un’operazione militare mirata per contrastare la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele… Questa operazione continuerà per tutti i giorni necessari a rimuovere questa minaccia». The Guardian – Live Coverage. «L’attacco di Israele contro l’Iran è stato un grande successo – ha quindi dichiarato il primo ministro israeliano in un video –. Abbiamo colpito il comando di alto livello, abbiamo colpito scienziati di alto livello che promuovono lo sviluppo di armi nucleari, abbiamo colpito installazioni nucleari. Stiamo ottenendo risultati, ma so, e lo sapete anche voi, che non esistono guerre facili». Fonte: Agenzia Vista
Tenente generale Eyal Zamir, IDF:
«Abbiamo intrapreso l’offensiva perché era giunto il momento, avevamo raggiunto il punto di non ritorno… Il regime iraniano tenterà di attaccarci in risposta…». https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/idf-chief-we-reached-point-of-no-return-we-have-no-choice/
Itamar Ben-Gvir, leader dell’estrema destra:
«L’attacco è stato debole, un’occasione sprecata. Serve una risposta molto più dura». https://www.lindipendente.online/2024/04/19/lattacco-israeliano-alliran-e-stato-poco-piu-che-simbolico/
IRAN
Ali Khamenei, Guida suprema:
Ore dopo gli attacchi, la Guida suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha minacciato che Israele avrebbe dovuto affrontare «severe punizioni». «La mano potente delle forze armate della Repubblica islamica non lascerà che (gli attacchi) restino impuniti», ha aggiunto il leader in una dichiarazione pubblicata online. Altri funzionari iraniani hanno fatto eco al suo avvertimento, promettendo vendetta. La TV di Stato ha trasmesso immagini di iraniani che gridavano «Morte a Israele!» e «Morte all’America!». https://apnews.com/article/israel-attack-iran-strike-nuclear-us-news-5adea3ffa51264e0c7c803d8acfde338
Abdolrahim Mousavi, capo delle forze armate:
«Le forze armate sono state incaricate dal comandante in capo di tutte le forze armate (la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei) di infliggere severe punizioni agli autori, agli agenti e ai sostenitori di questa aggressione”. Lo ha affermato il comandante in capo dell’Esercito della Repubblica islamica, Abdolrahim Mousavi, come riferisce Mehr». https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mondo/2025/06/13/iran-forze-armate-incaricate-di-punire-israele_d8e4032d-cb66-4620-b79d-1542698c6f05.html
STATI UNITI
Donald Trump, Presidente USA:
Da Washington, Trump ha affermato che gli Stati Uniti non sono stati coinvolti nell’attacco e ha messo in guardia l’Iran da ritorsioni contro gli interessi americani nella regione. Trump ha inoltre dichiarato a Fox News che «l’Iran non può non avere una bomba nucleare» auspicando un ritorno al dialogo. https://tg24.sky.it/mondo/2025/06/13/israele-iran-trump-usa
Marco Rubio, segretario di Stato americano:
Rubio ha confermato che gli Stati Uniti non hanno partecipato all’attacco e al contempo ha chiesto all’Iran di non compiere rappresaglie contro le forze americane di stanza nel mondo arabo. «Stanotte Israele ha intrapreso un’azione unilaterale contro l’Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l’Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione. Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione fosse necessaria per la sua autodifesa. Il presidente Trump e l’amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l’Iran non dovrà prendere di mira interessi o personale statunitense». https://www.ilgiornale.it/news/guerra/voglio-essere-chiaro-lavvertimento-rubio-alliran-2494346.html
Chris Murphy, senatore democratico:
«L’Iran non sarebbe così vicino al possesso di un’arma nucleare se Trump e il Primo Ministro Netanyahu non avessero costretto l’America a uscire dall’accordo nucleare con l’Iran, che aveva riunito Europa, Russia e Cina al fianco degli Stati Uniti per contenere con successo le ambizioni nucleari dell’Iran. Questo è un disastro provocato dagli stessi Trump e Netanyahu, e ora la regione rischia di precipitare in una spirale verso un nuovo, mortale conflitto».
https://x.com/ChrisMurphyCT/status/1933345572443783580
Lindsey Graham, senatore repubblicano:
«Se l’Iran colpisce personale USA, dobbiamo rispondere colpendo le infrastrutture energetiche iraniane». https://x.com/LindseyGrahamSC/status/1933357900602196028
ITALIA
Antonio Tajani, ministro degli Esteri:
«La nostra posizione è per il dialogo. Condanniamo l’escalation, ma chiediamo responsabilità a tutte le parti.» La nostra posizione è quella del dialogo. Ci auguriamo che possa riprendere quanto prima il confronto tra Israele e Iran. Sappiamo bene che la situazione è molto complicata ma non esiste altra soluzione che quella diplomatica. Ci auguriamo che possano cessare i combattimenti il prima possibile, azioni e reazioni sono pericolose, la situazione nell’area rischia di esplodere». https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2025/06/13/israele-attacca-liran.-meloni-convoca-una-riunione-di-governo.-tajani-nessun_322922e0-242b-4bf9-b0e6-cd6ea6c4cec9.html
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio:
«Lo scenario non ci ha colto di sorpresa. Lavoriamo per la sicurezza dei nostri cittadini e la stabilità regionale». La presidente sta seguendo con la massima attenzione l’evolversi della crisi in Iran e ha convocato per il pomeriggio di oggi una riunione in videoconferenza con i ministri maggiormente coinvolti e con i vertici dell’intelligence nazionale, riferiscono fonti di Palazzo Chigi.
Guido Crosetto, ministro della Difesa:
«Non avevamo bisogno di un ulteriore fronte, in un momento così delicato anche per l’Europa».
UNIONE EUROPEA E ALTRI
Friedrich Merz, cancelliere tedesco:
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato in una nota che il primo ministro Benjamin Netanyahu lo ha informato dell’attacco di Israele all’Iran in una telefonata questa mattina. «Israele ha il diritto di difendersi e l’Iran non dovrebbe sviluppare armi nucleari», ha affermato Merz, invitando entrambe le parti ad astenersi dall’escalation. https://www.agenpress.it/2025/06/13/merz-netanyahu-mi-ha-informato-dellattacco/
Jean-Noël Barrot, ministro francese:
«Israele ha il diritto alla difesa, ma le armi non possono risolvere un conflitto di questa portata». Parigi, si legge in una dichiarazione del ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot diffusa su X, «segue con la massima attenzione l’evoluzione della situazione in Medio Oriente, in stretto coordinamento con i suoi partner» e lancia un appello a tutte le parti alla moderazione e ad evitare qualsiasi escalation che possa compromettere la stabilità regionale. https://www.laregione.ch/estero/estero/1845795/iran-escalation-oriente-moderazione-francia-attacchi
Keir Starmer, premier britannico:
«Serve una risposta diplomatica globale, non un’escalation incontrollata».
Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri cinese
La Cina esprime preoccupazione per gli attacchi di Israele all’Iran, condannando la violazione della sovranità di Teheran e proponendosi come mediatore. Allo stesso tempo, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, Pechino si offre per svolgere «un ruolo costruttivo» in Medio Oriente e contribuire ad allentare le crescenti tensioni. «La parte cinese è profondamente preoccupata per le gravi conseguenze che tali azioni potrebbero comportare», ha aggiunto Lin nel briefing quotidiano, esortando «le parti interessate ad adottare misure che promuovano la pace e la stabilità nella regione” evitando «un’ulteriore escalation delle tensioni». https://www.lanazione.it/ultimaora/cina-critica-israele-per-attacchi-ad2aac9a
TURCHIA
ll Ministero degli Esteri turco ha espresso una ferma condanna in risposta ai recenti attacchi di Israele contro l’Iran, definendo gli attacchi una violazione del diritto internazionale e una grave provocazione che minaccia la stabilità regionale e globale “Condanniamo fermamente gli attacchi di Israele contro l’Iran, che violano il diritto internazionale”, ha affermato il ministero in una nota rilasciata venerdì “Questa è una provocazione che serve la politica israeliana di destabilizzazione strategica della regione”. Ankara ha avvertito che la tempistica degli attacchi dimostra la mancanza di interesse del governo israeliano nella diplomazia. https://trt.global/world/article/ebfcb19fff9b
ORGANISMI INTERNAZIONALI
Antonio Guterres, Segretario generale ONU: «Condanno ogni azione militare che possa compromettere la pace regionale. Tutte le parti devono evitare ulteriori provocazioni».
Oman, mediatore nei colloqui USA-Iran: «Questo attacco è una violazione del diritto internazionale. Le possibilità di negoziato con l’Iran rischiano di saltare».
Arabia Saudita: «Israele ha violato la sovranità iraniana. Chiediamo un’immediata cessazione delle ostilità».
HEZBOLLAH
Un alto esponente di Hezbollah ha dichiarato che l’organizzazione «non attaccherà Israele in risposta ai raid in Iran ma condanna fermamente l’aggressione brutale israeliana, che rappresenta un’escalation pericolosa». Lo riferiscono i media israeliani citando Reuters. «Israele agisce al di fuori di ogni norma, sotto la copertura e la protezione degli Stati Uniti. Questo nemico non opera secondo alcuna logica o legge, conosce solo il linguaggio dell’assassinio, del fuoco e della distruzione, e ha intrapreso un’azione folle che rischia di incendiare l’intera regione per perseguire i suoi obiettivi e sfuggire alle sue crisi interne, ha affermato l’esponente di Hezbollah. https://www.fanpage.it/live/israele-attacca-liran-news-in-diretta-netanyahu-colpiti-siti-nucleari-andremo-avanti-per-giorni-khamenei-risposta-severa/
L’attacco israeliano contro l’Iran ha innescato una reazione a catena, sia diplomatica che militare. Le posizioni appaiono nette: Israele rivendica l’uso della forza preventiva; l’Iran minaccia ritorsioni; gli Stati Uniti, pur prendendo le distanze ufficialmente, mostrano una profonda spaccatura interna sul sostegno all’alleato. L’Italia e l’Unione Europea insistono sulla via diplomatica, nel tentativo di scongiurare l’«escalation incontrollata» evocata anche dalle Nazioni Unite e da organismi regionali. La comunità internazionale chiede moderazione, ma la prossima fase sarà decisiva per comprendere se si tratti di un’azione contenuta o dell’inizio di un conflitto prolungato. Il rischio di un’escalation allargata è concreto. La realtà sul campo evolve rapidamente. Le prossime ore – e giorni – saranno cruciali.