di Redazione
Sospesi a tempo indeterminato. Praticamente cacciati, come giornalisti, da Radio Statale, l’emittente liberamente autogestita da un gruppo di studenti che trasmette negli spazi e con le attrezzature fornite dall’Università Statale di Milano. Motivo? Aver protestato e denunciato con fermezza l’uso di termini come “genocidio” e “sterminio” in merito allo scontro tra lo stato d’Israele e Gaza durante una trasmissione che commentava la recente Guerra dei razzi.