di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] La generazione degli enfants terribles della letteratura israeliana, i cui primi rappresentanti furono Amos Oz e Abraham B. Yehoshua, fu chiamata così in riferimento indiretto alla famosa opera di Jean Cocteau Les Enfants terribles “I ragazzi terribili”. Questa designazione si riferiva alla loro reazione contro il modello estetico illustrato da Agnon piuttosto che alle loro idee politiche.
Amos Oz
Amos Oz: a un anno dalla sua morte, esce un suo straordinario autoritratto
di Roberto Zadik
E’ uscito di recente Amos Oz sulla scrittura, sull’amore, sulla colpa e su altri piaceri (Feltrinelli, 172pp, 15 euro), un insieme di conversazioni, interrogativi creativi e esistenziali, osservazioni annotate dalla sua editrice Shira Haddad in un dialogo a due voci davvero intrigante e unico nel suo genere.
L’eredità di Amos Oz: costruire il futuro, coltivare l’arte del compromesso
Attualità
«Otto stati per otto tribù». Solo così arriverà la pace tra Israele e palestinesi
Cultura
Bioetica. Supersoldati, umani e robot: forzare i limiti della natura?
Comunità
Un tempio, una storia La sinagoga italiana “Chaim e Flora Besso”
“Amos Oz ha scritto la storia delle nostre vite”, il commosso ricordo dell’amico e collega David Grossman
di Roberto Zadik
L’amico e noto collega di Amos Oz David Grossman pubblica su Ynet un ricordo commosso. “Era un uomo saggio e generoso”, scrive. E delle sue opere dice: “quella più rappresentativa di Israele è Storia di amore e di tenebra.
In morte di Amos Oz
di Claudio Vercelli
La scomparsa di Amos Oz ha raccolto un’ampia eco, non solo nel mondo dell’informazione, nella società letteraria, tra i lettori onnivori, in altre parole tra gli “addetti ai lavori”. Qui un bilancio sul suo lascito, al di là delle semplificazioni diffuse.
Amos Oz: il ricordo di famigliari, politici, il suo rapporto con l’ebraismo secondo la stampa israeliana
di Roberto Zadik
Subito dopo la sua scomparsa, lo scrittore e saggista israeliano Amos Oz è stato ricordato dalla stampa di mezzo mondo. Molto interessanti le testimonianze e i ricordi offerti dalla stampa del suo Paese. Qui riportiamo quelli più interessanti.
Amos Oz: “Siamo pronti al compromesso storico. Ma dove sono i politici?”
di Ilaria Myr
Ripubblichiamo l’intervista fatta da Bet Magazine-Bollettino ad Amos Oz nel 2010, a cui era stata dedicata la copertina del numero di dicembre.
Addio a Amos Oz, grande interprete di Israele
di Marina Gersony
È morto a 79 anni Amos Oz, uno degli scrittori israeliani più celebri e tradotti in tutto il mondo, da tempo malato di cancro. Qui alcuni ricordi della giornalista di Bet-Magazine che l’ha intervistato più volte nella sua carriera.
Aslanov: Intimismo e voglia di fuga, tutte le ossessioni d’Israele
di Fiona Diwan
I romanzi, gli scrittori e la lingua ebraica. La società israeliana e il suo Parnaso letterario. Da Appelfeld a Oz, da Zeruya Shalev a Dorit Rabinyan… Parla a Bet Magazine Cyril Aslanov
Bibbia e Talmud nella letteratura israeliana (18 maggio 2017)
di Elia Bassus
Video della serata nell’ambito del Master in Cultura Ebraica e Comunicazione, dal titolo “Bibbia e Talmud, feste e riti della tradizione ebraica in Amos Oz, Zeruya Shalev e Eshkol Nevo”. Conversazione tra il prof. Cyril Aslanov e rav Roberto Della Rocca. Introduce Fiona Diwan.
Dall’8 giugno al cinema il film di Natalie Portman ‘Sognare è Vivere’. Inviti omaggio per la Comunità per l’anteprima del 29 maggio
di Redazione
‘Sognare è vivere’, diretto e interpretato dal premio Oscar Natalie Portman, è ispirato al romanzo di Amos Oz ‘Storie di amore e di tenebra’












