di Roberto Zadik
Quali legami aveva con l’ebraismo e Israele questo trasgressivo cantautore inglese passato alla storia come uno dei pionieri dell’Heavy Metal, con brani dirompenti come Paranoid nel 1970, e noto per i suoi eccessi e le travolgenti performance dal vivo?
A questo proposito il Jerusalem Post evidenzia il suo attaccamento ad Israele, l’impegno contro l’antisemitismo e il solido legame con la famiglia, in particolare con la moglie Sharon Levy, manager e conduttrice tv di padre ebreo, il produttore Don Asher, e di madre irlandese, che metteva l’educazione ebraica in primo piano in casa. Un lato poco noto e molto famigliare del cantante lontano anni luce dall’immagine aggressiva, con capelli lunghi e sguardo cupo che, fin dal matrimonio con lei, come racconta la moglie, si è sempre mostrato interessato all’ebraismo dicendo addirittura che “era l’unica religione con la quale si sentiva a proprio agio”. Dai primi tempi in cui i due si conobbero, ha proseguito la donna, “Ozzy era indignato dall’antisemitismo non riuscendo a capire perché la gente odiasse gli ebrei e continuava a chiedermelo” e negli ultimi anni “era molto perplesso dalle nuove ondate di odio antiebraico”.
L’articolo del Jerusalem Post ha inoltre ricordato le varie volte che egli, coi Black Sabbath, si è recato in Israele, a cominciare dal 2010 quando si è esibito a Tel Aviv nel grande concerto Ozzfest dedicatogli al parco Hayarkon. In quel momento i media, fra cui la CBS gli fecero alcune domande riguardo alle band che avevano cancellato l’esibizione nel Paese per boicottaggi politici ed egli rispose “cerco di allontanarmi dalla politica, io non capisco loro e loro non mi capiscono”. Durante il viaggio egli andò assieme alla moglie a Gerusalemme, al Muro del Pianto e al Museo della Shoah dello Yad Vashem ed affermò, interpellato dal Jewish Chronicle, di aver avuto il piacere di visitare una serie di luoghi sacri.
Molto legato ad Israele, Osbourne ci tornò otto anni dopo, nel 2018, per un concerto a Rishon LeZion, reagendo al boicottaggio di altre band affermando assieme alla moglie “suoniamo dove ci pare”. Fra le azioni attuate a favore di Israele del musicista, quest’anno, è stato fra i firmatari, assieme a circa duecento star del mondo dello spettacolo e degli affari, della lunga lettera aperta di denuncia contro “le continue accuse contro Israele”.
Nonostante non fosse ebreo Osbourne fu molto legato al mondo ebraico, tanto che anche il nome della band Black Sabbath avrebbe, stando al Jewish Chronicle, collegamenti con l’ebraismo in quanto lo Shabbat che precede il digiuno di Tishabeav, il giorno più cupo del calendario ebraico, verrebbe chiamato da alcuni “il Sabato Nero” (traduzione del nome della band) . In tema di aneddoti e curiosità, motivato nella lotta all’antisemitismo, secondo il sito Jewish News, Ozzy Osbourne polemizzò col rapper Kanye West definendolo in un post “un vero antisemita che ha provocato la sofferenza di molta gente” e impedendogli l’adattamento rap del brano Iron Man.