Il Machzor di Lisbona, con le preghiere di Kippur, torna a splendere alla Biblioteca Nazionale di Israele

Personaggi e Storie

Foto: Il Machzor di Lisbona (Foto: National Library of Israel)

di Michael Soncin
L’acquisizione del raro libro, contente le preghiere di Rosh Hashanah e Yom Kippur, rappresenta per la Biblioteca Nazionale di Israele “un atto di preservazione culturale e di rettifica storica”. In passato era stato diviso in tre parti, due delle quali si pensava fossero andare perse

Basta lo scorcio di una singola pagina per apprezzarne la folgorante bellezza di questo capolavoro. Riccamente decorato con dei motivi geometrici e floreali tipici della miniatura portoghese, il Machzor di Lisbona è protagonista di un viaggio avvolto nel mistero, fino a non molto tempo fa.

Nel corso della storia è stato diviso in tre volumi. La prima parte, con all’interno le preghiere dello Shabbat era arrivata a Gerusalemme nel 1957. La comunità ebraica siriana lo aveva presentato al secondo presidente di Israele, Yitzhak Ben-Zvi, assieme alla donazione del famoso Codice di Aleppo.

E che ne era del destino delle altre due parti? C’è chi pensava fossero andate perse. Nessuno sapeva nulla fino a quando erano ricomparse ad un’asta. Vista l’importanza storica del pezzo, le due parti sono stare ritirate e acquistate dalla prestigiosa biblioteca israeliana.

Il raro manoscritto in pergamena è stato prodotto probabilmente verso la fine del XV secolo dalla scuola di Lisbona, negli anni che avevano preceduto l’espulsione degli ebrei nel 1496. In quel periodo, com’è noto, gli ebrei erano stati obbligati a lasciare la Spagna, ed il Portogallo aveva consentito temporaneamente la presenza ebraica nel loro territorio per altri quattro anni, prima che anche loro cacciassero i suoi cittadini di religione ebraica.

Chaim Meir Neria, curatore della collezione Haim and Hanna Salomon Judaica presso la Biblioteca nazionale di Israele, con uno dei due volumi del Machzor di Lisbona recentemente ricevuti dalla Biblioteca. (Foto: National Library of Israel)

«Sembra che anche nei momenti più difficili la comunità ebraica portoghese non abbia rinunciato ai propri libri, ma abbia portato con sé questi tesori culturali nella sua prossima destinazione». Lo spiega, in una nota riporta da Jewish News, Chaim Neria, curatore della collezione Haim and Hanna Solomon Judaica della Biblioteca Nazionale di Israele.

Ora la biblioteca sta digitalizzando l’intera opera, per renderla consultabile al pubblico e fruibile a tutti gli studiosi.

«Attraverso mezzi elettronici, la Biblioteca potrà riunire le versioni digitali dei tre volumi per scopi di studio e ricerca. L’acquisizione di questo manoscritto è un atto di conservazione culturale e di rettifica storica. Il fatto che questo tesoro sia ‘tornato a casa’ proprio in occasione di Rosh Hashanah è particolarmente significativo, poiché il Capodanno ebraico è uno dei momenti liturgici più importanti del calendario ebraico, un momento di preghiera, riflessione e rinnovamento», ha aggiunto.