Elezioni Israele: la coalizione Hatnua-laburisti apre nuovi scenari

Opinioni

herzog livniDopo l’annuncio ufficiale di una lista comune fra il partito laburista e il partito Hatnua che correrà alle elezioni del 17 marzo (indette dopo la caduta del governo Netanyahu), fioccano i sondaggi e le ipotesi possibili sui risultati.

Una delle più recenti indagini è quella trasmessa dal canale tv della Knesset, secondo cui la nuova coalizione vincerebbe 23 seggi, superando di due soli seggi il Likud, partito del primo ministro Beniamin Netanyahu.

Sempre nel quadro della coalizione, segue con 15 seggi il partito La Casa Ebraica, seguito dal partito di ex ministro Likud Moshe Kahlon Kulanu con 9.

I partiti ultra-ortodossi dello Shas e United Torah Judaism otterrebbero rispettivamente 9 e 8 posti. Yisrael Beytenu, partito del ministro degli Esteri Avigdor Liberman, e Yesh Atid vincerebbero 8 posti ciascuna. Mentre a Meretz andrebbero cinque seggi e ai partiti arabi 11.

Se invece le due realtà non si fossero unite, Hatnua non otterebbe seggi, mentre i laburisti solo 17. I seggi restanti sarebbero divisi fra Yesh Atid (12), Yisrael beitenu (10), Kahlon (10), e Meretz (7). Invariati La Casa Ebraica, gli ultraortodossi e i partiti arabi.

Per quanto riguarda il primo ministro, nonostante le preferenze a Netanyahu continuino a scendere, egli rimane comunque il candidato preferito dal 26% degli intervistati. Il 15% sostiene invece Herzog, mentre 11% Naftali Bennett.

Un altro sondaggio, realizzato da Canale 2 e riportato questa volta da Ynet, conferma le cifre sui seggi, così come la netta preferenza per Netanyahu come premier, dato però al 36%, mentre Herzog e la Livni – che se vincessero avrebbero la ledearship a rotazione – il 33%.

Indipendentemente dalle differenze leggere fra i sondaggi, un fatto però è certo: la costituzione di un blocco di centro-sinistra apre un potenziale nuovo scenario per la politica israeliana e per quella di tutta la regione.