David Ben Gurion dichiara la nascita dello Stato di Israele

Un sogno diventato realtà: storia del sionismo, per fare chiarezza in un mondo confuso

Libri

di Ilaria Myr
Il libro di Luciano Assin copre dall’800 al 1948, anno della fondazione dello Stato di Israele. Nei capitoli e sottocapitoli con un linguaggio didascalico e quasi giornalistico, affronta le tappe principali del movimento sionista e le storie di personaggi che hanno svolto un ruolo importante nella sua costruzione e sviluppo.

In un tempo in cui l’uso delle parole è ormai diventato strumentale per scopi ideologici e politici, c’è bisogno di fare chiarezza. Soprattutto dopo questi ultimi due anni, in cui “genocidio”, “colonialismo” e “sionismo” sono sulla bocca di tutti, troppo spesso usati (e abusati) senza una vera consapevolezza del loro significato.

È in questo contesto (ben sintetizzato nell’introduzione di Giancarlo Giojelli) che Luciano Assin, nato a Milano e trasferitosi negli anni ’70 nel kibbutz Sasa, nel nord di Israele, ha sentito il bisogno di scrivere un libro, il cui titolo  Se lo vorrete non sarà un sogno. Storia del sionismo. Guida turistica in italiano e autore del blog L’altra Israele (nonché apprezzatissimo collaboratore di Mosaivo) Luciano da sempre crede nella divulgazione del sapere, nella convinzione che solo attraverso la conoscenza si possa costruire un’opinione il più possibile critica e consapevole.

«Un giorno di luglio di quest’anno un mio cugino di Roma si lamentava di come la parola “sionismo” fosse ormai demonizzata, spogliata del suo significato – racconta a Mosaico – Bet Magazine -. “Ma perché non scrivi tu un testo che faccia chiarezza?” mi ha chiesto. Da lì ho cominciato a pensare a una scaletta di argomenti da trattare che potessero essere di interesse sia per chi si approccia per la prima volta al tema sia per chi ha già delle conoscenze ma ha voglia di approfondirne alcuni aspetti. Ne sentivo l’urgenza, e ho quindi deciso di auto-pubblicarlo per farlo uscire il prima possibile, in modo che potesse essere regalato anche per le feste». Il libro è acquistabile su Amazon.

Il risultato è un volume di 300 pagine (progetto grafico di Gabriele Levy), che copre dall’800, con il processo Dreyfus e la nascita dell’idea di “uno Stato degli ebrei”, al 1948, anno della fondazione dello Stato di Israele. Nei capitoli e sottocapitoli – «così ognuno può anche decidere di leggere l’argomento che più lo interessa» -, con un linguaggio didascalico e quasi giornalistico, Assin affronta le tappe principali del movimento sionista e le storie di personaggi che hanno svolto un ruolo importante nella sua costruzione e sviluppo: da Eliezer Ben Yehuda, che fece rivivere l’ebraico, lingua morta legata i testi antichi, in idioma moderno di uso quotidiano, a Edmond de Rothschild, il barone filantropo che finanziò le prime comunità sionistiche, e molti altri.

Non solo uomini, però: molto interessanti sono le oltre venti pagine che Assin dedica al lato femminile del sionismo. «Il sionismo è per il mondo ebraico l’equivalente del Risorgimento italiano – continua -, ma rispetto a quest’ultimo vanta una componente femminile molto più importante e corposa, che ho voluto approfondire parlando di Mania Shohat, Rachel Bluwstein, l’ex premier Golda Meir e altre: figure affascinanti, le cui gesta sono sconosciute ai più».

Vengono poi trattate le cinque Aliyot (immigrazioni), le organizzazioni che svolgono un ruolo nella nascita dello Stato, e ovviamente la prima guerra mondiale e la divisione dell’Impero ottomano che ne consegue, con la nascita del Protettorato britannico in cui rientra la Palestina.

Non manca poi un capitolo sul nazionalismo palestinese e gli scontri anche sanguinosi degli anni ’20 e ’30. E poi la seconda guerra mondiale, con la Brigata Ebraica che ebbe un ruolo fondamentale nella liberazione dell’Europa dal nazifascismo, e il Palmach, la prima forza militare ebraica, la crescita dell’immigrazione illegale – già iniziata negli anni ’30 e aumentata potentemente durante i bui anni della Shoah – e il piano dell’Onu per la creazione di due Stati, uno ebraico e uno arabo. Infine, la dichiarazione d’Indipendenza, il fatidico 14 maggio 1948, il giorno in cui il sogno diventa realtà (nella foto in alto David Ben Gurion proclama loa nascita dello Stato di Israele).

«Ho deciso di non trattare il dopo la nascita dello Stato perché il sionismo, raggiunto il suo obiettivo con la creazione di uno stato nazionale, non ha più le stesse caratteristiche delle origini, ed essere sionista significa simpatizzare per uno Stato che oggi esiste. Il prossimo libro? Sarà una selezione degli articoli più significativi tratti dal mio blog, in cui racconto i volti sconosciuti e poco mediatizzati di Israele».

 

Luciano Assin, Se lo vorrete non sarà un sogno: Storia del Sionismo, Independently published, pp. 300, 10,39 euro