Chi scriverà la nostra stori ambientato nel ghetto di Varsavia

Presentato il film ‘Chi scriverà la nostra storia?’, docufilm sull’archivio segreto del ghetto di Varsavia

Eventi

di Ilaria Myr

In una sala gremita, al Teatrao Franco parenti, domenica 27 gennaio è stato proiettato il film Chi scriverà la nostra storia uscirà distribuito da Wanted Cinema, casa di distribuzione cinematografica di Milano. (Clicca qui per il trailer)

“Si tratta di un film importante, che restituisce il carattere internazionale della Shoah – ha spiegato Gadi Schoenheit, vice assessore alla cultura della Comunità ebraica di Milano prima della proiezione del film -. Soprattutto, smentisce la teoria secondo la quale gli ebrei non fossero preparati e anzi fossero increduli davanti a quello che successe: questi film dimostra che invece gli ebrei del ghetto di Varsavia capirono e cercarono di fare sopravvivere la memoria”.

La storia

Chi scriverà la nostra storia (“Who will write our history”) della pluripremiata regista, produttrice e sceneggiatrice Roberta Grossman è il primo documentario che tratta della vicenda di “Oyneg Shabes”, un gruppo di ebrei reclusi nel ghetto di Varsavia che, prima di essere deportati, sono riusciti a seppellire un importante archivio: 60.000 pagine che documentano le atrocità naziste e gli orrori vissuti. È la più grande raccolta di testimonianze oculari sopravvissuta alla guerra, scritte da coloro che sono stati protagonisti diretti degli episodi.

Nel novembre del 1940 i nazisti rinchiusero 450 mila ebrei nel ghetto di Varsavia. Un gruppo segreto
composto da giornalisti, ricercatori e capi della comunità, guidato dallo storico Emanuel Ringelblum e
conosciuto con il nome in codice Oyneg Shabes (“La gioia del Sabato” in yiddish), decise di combattere le
menzogne e la propaganda dei feroci oppressori con carta e penna anziché con le armi e con la violenza.

Oyneg Shabes ha raccontato la vita nel ghetto dal punto di vista ebraico. Ha commissionato diari, saggi,
storielle, poesie e canzoni e ha documentato le atrocità naziste con testimonianze oculari riuscendo a far
arrivare sino a Londra i terribili resoconti sugli stermini realizzati dai tedeschi. Poi, mentre i treni
deportavano la popolazione verso le camere a gas di Treblinka e il ghetto veniva distrutto dalle fiamme, i
membri di Oyneg Shabes riuscirono a seppellire 60.000 pagine di documenti nella speranza che l’archivio
sopravvivesse alla guerra e alla loro stessa fine.

Ora, per la prima volta, la storia di Emanuel Ringelblum e dell’archivio di Oyneg Shabes è raccontata in un
film documentario che intreccia immagini dei testi d’archivio con nuove interviste e rari filmati arricchiti da
ricostruzioni storiche che permettono allo spettatore di essere trasportato all’interno del Ghetto e delle
vite di quei coraggiosi combattenti della resistenza.

Attraverso le voci della tre volte nominata agli oscar Joan Allen e del premio Oscar Adrian Brody, il film
rende omaggio alla determinazione che ha permesso ai membri di Oyneg Shabes di creare la più grande
raccolta di testimonianze oculari in grado di sopravvivere alla guerra. Il documentario segue i loro momenti
di speranza, angoscia, disperazione e rabbia sia verso i loro compagni ebrei sia nei confronti degli
oppressori nazisti. Cattura il loro umorismo, il desiderio, la fame e la loro determinazione di mantenere la
propria umanità di fronte a difficoltà indicibili. E alla fine, attraverso le loro voci, azioni ed esperienze, Chi
scriverà la nostra storia sconfigge coloro che distorcono e disumanizzano l’”altro” in favore di coloro che si
alzano, combattono e, come scrive un membro di Oyneg Shabes, “urlano la verità al mondo”.

Un evento mondiale

“Quando ho visto il film sono rimasta colpita e sorpresa che una storia così incredibile non fosse nota ai più – spiega a Mosaico Anastasia Plazzotta, fondatrice e ceo Wanted Cinema -. Era fondamentale portarlo in Italia e farla conoscere anche a un ampio pubblico e alle scuole”.

L’uscita del film avverrà il 27 gennaio in tutto il mondo, su oltre 350 schermi, in moltissime lingue diverse: l’evento principale sarà a Parigi alla sede dell’Unesco, alla presenza della regista e della produttrice Nancy Spielberg.

Solo in Italia sono coinvolte 100 sale, fra cui il circuito UCI. A Milano, oltre alle proiezioni del 27 al Franco Parenti e del 28 all’Anteo, il film sarà programmato a lungo nella sede della Wanted Cinema, il Wanted Clan in via Vannucci 13.

Proiezioni a Milano

28 Gennaio
Ore 17.15 e 19.15 – Anteo Palazzo del Cinema (piazza XXV aprile 8)

Ore 20: Cinema Gloria

Ore 20: cinema circuito UCI (Milanofiori, Certosa, Pioltello)