di R.I.
Da giovedì 27 novembre a domenica 7 dicembre al Teatro Out Off (via Mac Mahon 16, Milano) va in scena La signorina Else di Arthur Schnitzler con Cecilia Cinardi e la regia di Federico Olivetti, nuovo allestimento 2025, produzione Teatro Out Off e Teatro dei Naufraghi. Dal 28 novembre, ogni sera prima dello spettacolo, il pubblico potrà immergersi nell’atmosfera della Vienna fin-de-siècle grazie a un ricco programma di lezioni, letture e concerti pensati per approfondire il mondo culturale e artistico in cui il capolavoro schnitzleriano è nato. Con La signorina Else e la Vienna fin-de-siècle il Teatro Out Off propone un formato originale che unisce lo spettacolo a un ciclo di incontri per offrire al pubblico una lettura più ampia dell’opera di Schnitzler e del suo tempo: un unico percorso narrativo e culturale che guida gli spettatori e le spettatrici dentro l’immaginario, le tensioni e la straordinaria vitalità della Vienna di inizio Novecento.
Lo spettacolo
Ambientato nel 1920, La signorina Else racconta la storia di una giovane borghese in vacanza a San Martino di Castrozza. Una raccomandata della madre infrange la sua apparente serenità: il padre, rovinato dal gioco, ha bisogno di un aiuto immediato. L’unico possibile soccorritore è il ricco mercante d’arte Von Dorsday, disposto a saldare il debito a una condizione inaccettabile: che Else
posi nuda per lui, trasformandosi in un oggetto da contemplare. Schiacciata tra il dovere filiale e la violenza della richiesta, tra colpa, vergogna e desiderio di riscatto, Else compie un gesto estremo.
La signorina Else è un monologo interiore che indaga una ferita profonda: il ritratto di un’anima malinconica e sola, abbandonata a una vita vuota e incapace di trovare un posto nel mondo. Else dimentica sé stessa, si rifugia dietro maschere leggere e mondane, fugge nel passato e in futuri immaginari. In ogni parola affiora il suo bisogno di visibilità, di dignità, di riconoscimento — e, soprattutto, di ritrovarsi. La sua risposta è paradossale e insieme liberatoria: uno scandalo, un gesto teatrale, radicale e definitivo.
Il ciclo di appuntamenti culturali
La signorina Else nasce nel cuore culturale della Vienna fin-de-siècle, una città attraversata da tensioni profonde e contraddittorie: brillante e decadente, colta e paralizzata, apparentemente spensierata ma in realtà sull’orlo di una trasformazione radicale. In questo clima, Arthur Schnitzler diventa uno degli osservatori più lucidi dell’animo borghese e delle sue ipocrisie.
La Vienna degli ultimi decenni dell’Impero asburgico è il luogo della psicoanalisi nascente, dei primi studi di Freud, dell’esplosione delle arti, ma anche di una società borghese rigidamente codificata, ossessionata dalla rispettabilità e segnata da una morale tanto severa quanto fragile. Proprio questa frattura tra ciò che si mostra e le identità nascoste agli individui stessi è al centro del romanzo. In questo senso La signorina Else diventa una lente per osservare la crisi più ampia di un’intera civiltà.
Il percorso di approfondimento intorno allo spettacolo si apre il 28 novembre con la germanista, traduttrice e scrittrice Gabriella Rovagnati che guiderà il pubblico attraverso la Vienna definita da Schnitzler «l’allegra apocalisse», analizzando l’ipocrisia della società borghese che fa da sfondo alla vicenda di Else. Il 29 novembre il giornalista Jacopo Tondelli, co-fondatore e direttore della testata Gli stati Generali, farà un parallelo tra il 2020 e il 1920, un decennio di rottura degli antichi equilibri e di sprigionamento di nuove energie e possibilità. Il 30 novembre il professor David Meghnagi approfondirà l’affinità intellettuale tra Schnitzler e Freud, uno dei capitoli più affascinanti della cultura viennese di inizio Novecento: pur non essendosi mai frequentati, condivisero una sorprendete somiglianza di sguardo sull’inconscio. Il 2 dicembre ad aprire la serata sarà il concerto dell’ensemble I Baklava, che proporrà musiche klezmer e yiddish, evocando i suoni e i colori culturali della Mitteleuropa di inizio Novecento e di quella numerosa comunità ebraica da cui lo stesso Schnitzler proveniva (all’epoca a Vienna vivevano oltre 100.000 ebrei). Il 3 dicembre a introdurre lo spettacolo sarà l’attore Alberto Marcello con una lettura dai Sogni di Schnitzler, raccolti in un libro e recentemente pubblicati, offrendo un viaggio dentro le visioni oniriche dell’autore, tra inquietudini, desideri e rivelazioni. Il 4 dicembre l’attrice Giulia Viana, accompagnata dalla violista Giulia Panchieri, leggerà una selezione di poesie di Trakl, Hofmannsthal e Rilke restituendo la vibrazione poetica della Vienna fin-de-siècle. Il 5 dicembre il professor Andrea Staiti affronterà da una prospettiva filosofica uno dei temi centrali nella vicenda di Else; il suicidio. Infine, il 6 e 7 dicembre il Quartetto Kantor chiuderà il percorso con un concerto con musiche di Schubert, Brahms e Webern: tre voci musicali che attraversarono e trasformarono l’eredità culturale della Vienna di inizio secolo.
Il programma dei concerti, letture e conferenze prima dello spettacolo:
Venerdì 28 novembre ore 19.30: Lezione Arthur Schnitzler e l’ipocrisia della società borghese nella Vienna della «allegra apocalisse» a cura della professoressa Gabriella Rovagnati, germanista, traduttrice letteraria e scrittrice.
Sabato 29 novembre ore 19.30: Lezione Gli anni 20, quando tutto può succedere a cura di Jacopo Tondelli, co-fondatore e co-direttore della testata Gli stati generali.
Domenica 30 novembre ore 16.00: Lezione Schnitzler e Freud; affinità elettive a cura di David Meghnagi, professore di psicologia clinica e dinamica, membro della Società psicoanalitica italiana e della Internatiaonal Psychoanalytical Association.
Martedì 2 dicembre ore 20.30: Concerto dell’ensemble I Baklava con musiche tradizionali ebraiche Klezmer e Yiddish.
Mercoledì 3 dicembre ore 19.30: Lettura de I sogni di Schnitzler a cura dell’attore Alberto Marcello.
Giovedì 4 dicembre ore 20.30: Lettura di poesie scelte di Trakl, Hofmannsthal e Rilke a cura dell’attrice Giulia Viana con il commento musicale della violista Giulia Panchieri.
Venerdì 5 dicembre ore 19.30: Lezione Il suicidio – una questione filosofica a cura del professore Andrea Staiti, filosofo.
Sabato 6 dicembre ore 19.30 e domenica 7 dicembre ore 16.00: Concerto del Quartetto Kantor con musiche di Schubert, Brahms e Webern
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Teatro Out Off via Mac Mahon 16, Milano
Prenotazioni e informazioni: T. 0234532140 | M. biglietteriaoutoff@gmail.com
Ritiro biglietti negli uffici in via Principe Eugenio 22 dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00.
Ritiro biglietti in botteghino via Mac Mahon 16 dal martedì alla domenica un’ora prima dello spettacolo.
Prezzi: Intero: 20€ | Under26: 14€ | Over65: 10€



