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Emergenza Covid: la Scuola ebraica riapre in sicurezza. Qui i suggerimenti dei medici dell’AME

Scuola

di Redazione
L’inizio dell’anno scolastico è alle porte e alla luce dell’aumento dei contagi a livello nazionale, di alcuni casi di positività tra gli studenti della scuola e delle ultime delibere ministeriali sono state prese le seguenti decisioni:

  • la riapertura sarà posticipata di circa una settimana per la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, previa delibera del consiglio di istituto del 01/09
  • aggiornamento del protocollo di riapertura 
  • somministrazione  di test sierologico pungidito a studenti, insegnanti e dipendenti, secondo il calendario che verrà comunicato nei prossimi giorni.

L’apertura della scuola in sicurezza è una priorità assoluta e nulla verrà lasciato al caso. Il protocollo di riapertura è stato studiato nel dettaglio e per quanto riguarda l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale seguiremo le disposizioni ministeriali in materia. 

È fondamentale la fiducia dei genitori nella capacità della scuola e della CEM di portare avanti le decisioni più opportune e la massima collaborazione scuola-famiglia in funzione della sicurezza e della salute di tutti.

Siamo una comunità e tutti insieme ce la faremo ad affrontare questo anno scolastico, aiutiamo i nostri figli a tornare a scuola in un clima di serenità e sicurezza.

I suggerimenti dell’AME per un ritorno a scuola in sicurezza

Egr Sig Presidi e Dirigenti Scolastici e Presidenti delle Comunità Ebraiche di Italia

Dato l’aggravarsi della situazione dei contagi legati al Covid-19 e tenendo conto che nelle nostre scuole sono presenti ragazzi dai 1 ai 18 anni, spesso fratelli o imparentati tra loro e quindi con una maggiore frequentazione reciproca, riteniamo che sarebbe opportuno eseguire un esame sierologico (con pungidito) a tutti gli studenti, almeno dalla scuola materna in su, poco prima della riapertura delle scuole in modo da poter identificare eventuali soggetti positivi sui quali successivamente eseguire il tampone. Questo permetterebbe di migliorare la sicurezza sanitaria nella nostre scuole.

Ci aspettiamo circa il 8-10% di positivi, almeno in base ai risultati nazionali.

Noi parliamo solo di studenti perché governo e regioni si sono già attivati per screening gratuiti a tutto il personale scolastico; è sperabile che tutti (non solo i volontari) si sottopongano a tale test!  

Suggeriamo di stipulare una convenzione con qualche struttura sanitaria in modo da eseguire un numero adeguato di esami in tempi rapidi. La struttura deve essere in grado di eseguire anche l’eventuale tampone in caso di positività (oppure si potrà richiederlo alla ASL).

Ovviamente quanto da noi suggerito non sostituisce la normativa dettata dal Ministero della Salute o dagli organi competenti delle Regioni.

Sarebbe opportuno anche nominare un responsabile della scuola cioè una persona che, conoscendo anche le regole dettate dalle autorità competenti, ne verifichi la applicazione (entrata, uscita, spazi ludici etc)

Restiamo a disposizione per qualunque necessità e inviamo un cordiale shalom.

 il Consiglio AME

Rosanna Supino, Giuseppe Badia, Maurizio Turiel, Ariel Disegni, Daniela Roccas, Marina Marini, Germano Salvatorelli